Praga '68, Merz fece fuggire amico

I due varcarono il confine austriaco su un'automobile
Ats
18.08.2009 15:29

BERNA - All'età di 26 anni, Hans-Rudolf Merz aiutò un amico cecoslovacco a fuggire dal suo Paese. I fatti risalgono all'agosto del 1968, quando l'attuale presidente della Confederazione, a bordo della sua auto, fece varcare illegalmente la frontiera tra la Cecoslovacchia e l'Austria a un pittore.«È una cosa che rifarei, vista la situazione che regnava all'epoca nei paesi del blocco comunista», ha dichiarato il ministro delle finanze in un'intervista pubblicata oggi sulla stampa svizzerotedesca.Hans-Rudolf Merz si era recato in Cecoslovacchia all'Università di Brno per uno scambio tra studenti. In questo contesto nacque l'amicizia con l'artista Vladimir Vasicek, oggi cinquantenne. Il consigliere federale gli promise di farlo uscire dal paese in caso di occupazione russa. Merz ha affermato di non aver avuto paura. «Pensavo: perché dovrebbero spararci addosso? Non facevamo niente di male. Ero profondamente convinto che si trattasse di qualcosa di giusto».La sorte fu dalla sua parte: alla frontiera, il caso volle che la guardia cecoslovacca fosse cresciuta nello stesso villaggio di Vladimir Vasicek. Fece quindi passare i due a bordo dell'auto, immatricolata in Svizzera.

«Soltanto mia madre ne era al corrente», ha confidato Merz, precisando che il suo soggiorno non lo influenzò politicamente: «Non mi sono mai sentito attratto dalle idee socialiste».