Cucina

Campione d'Italia perde la sua stella, chiude Da Candida: «Non abbiamo trovato continuità»

Il ristorante stellato di chef Bernard Fournier, considerato il «re del foie gras», chiuderà i battenti il prossimo 18 giugno: «Era il momento di voltare pagina, spero i clienti capiranno»
Mattia Sacchi
19.05.2023 13:52

Una notizia destinata a scuotere il mondo della ristorazione comasca, ma anche quella ticinese. Chiude infatti Da Candida, ristorante stellato di Campione d'Italia, il più vecchio stellato della provincia di Como. A darne l'annuncio lo chef patron Bernard Fournier: «Per anni abbiamo provato a dare continuità alla gestione del locale, ma senza successo. In questo momento della vita mia e di mia moglie era il momento di avere il coraggio di voltare pagina».

Fournier, 67 anni, è considerato il re del foie gras in Italia, tanto che il suo prodotto è utilizzato dal team italiano che partecipa al Bocuse d'Or, la più importante competizione mondiale per l'alta gastronomia. «In questi anni, nonostante le difficoltà del settore e in particolare del comune, ho cercato di tramandare la passione e la professionalità ai giovani. Molti di loro sono oggi in alcuni dei ristoranti più importanti d'Europa, la cosa mi riempie di orgoglio. Ma evidentemente prendere la gestione di un ristorante stellato ha delle sfide e dei costi che non tutti sono in grado di affrontare, questo mi dispiace ma devo prenderne atto».

«Spero che i nostri affezionati clienti capiranno, in tutti questi anni non ci hanno mai fatto mancare il loro affetto e ci hanno dato forza anche nei momenti più difficili, come durante il Covid - prosegue lo chef francese -. Abbiamo parlato con i nostri 5 collaboratori, sono ovviamente dispiaciuti come noi: abbiamo avuto il privilegio di avere delle persone fantastiche al nostro fianco, faremo il possibile per dare loro il nostro sostegno e aiutarli a trovare nuove opportunità lavorative».

L'ultimo servizio sarà il 18 giugno, ma l'amore di Fournier per la cucina non terminerà quel giorno: «Penso che il momento della chiusura sarà molto difficile emotivamente, spero venga compensato dal poter passare più tempo con i miei figli. Parte del materiale lo daremo ad associazioni che si occupano di volontariato in paesi meno fortunati, per il resto io continuerò comunque a occuparmi della divulgazione del foie gras e in progetti che possano aiutare i giovani che vogliono intraprendere la strada degli chef patron. Questo non sarà quindi un addio, ma un arrivederci».

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