Tendenze

Che cosa resta di questo Salone del Mobile?

Evento per eccellenza di Milano, nel 2023 è stato caratterizzato dalla nascita di Porta Venezia Design District
Everything by Nohlab
Valentino Odorico
24.04.2023 17:00

Il salone del mobile si conferma l’evento per eccellenza di Milano. Un’edizione ricca di novità, con nuovi distretti dedicati al design e con installazioni, proposte e idee che raccontano un’idea di casa in evoluzione; ambienti ibridi, spazi che di adattano alle esigenze di chi ci vive e un occhio attento anche alla sostenibilità, a nuovi materiali e all’uso della tecnologia.

Il 2023 ha visto la nascita di Porta Venezia Design District: una nuova estensione di pensiero per un approccio differente a un progetto distrettuale che vede nel design l’espressione principale, ma non esclusiva, della sua unicità.

Porta Venezia Design District, l'altro distretto, nasce con l’obiettivo di tracciare e raccontare una trama urbana differente per comunicare in modo contemporaneo una visione altra del design, in dialogo con il contesto e i valori che rappresenta, sullo sfondo di una costellazione di landmark milanesi, altamente rappresentativi.

Un territorio storico milanese ma proteso al futuro, depositario delle varie stratificazioni socioculturali della città riscontrabili nei vari elementi che lo caratterizzano, dalle architetture storiche alle evoluzioni sociali più contemporanee: un sistema cittadino in cui il cambiamento è una reazione spontanea, serpeggiante nei suoi quartieri e nel reticolo delle sue vie.

Rispecchiando l’inclusività e la diversità, caratteristiche intrinseche del quartiere, il neo distretto intende inglobare molteplici ambiti differenti tra loro all’interno del concetto di design.

«Porta Venezia Design District nasce con la volontà di valorizzare e celebrare la diversità e l’unicità di un’area di Milano attraverso il linguaggio contemporaneo del design» racconta Marco Samorì, team Creative Direction Mktg&Comms di Porta Venezia Design District. «Abbiamo studiato il territorio milanese e identificato in Porta Venezia un territorio fertile, dove poter strutturare progettualità innovative. La presenza di MEET Digital Culture Center – il primo Centro Internazionale per l’Arte e la Cultura digitale nato a Milano con il supporto di Fondazione Cariplo – e i progetti di riqualificazione urbana che, nel 2026, vedranno protagonista quest’area della città, il MNAD, Museo Nazionale Arte Digitale e di LOC, Loreto Open Community ci consentono, inoltre, di guardare avanti intraprendendo un percorso di crescita che guardi al futuro. Il nostro obiettivo, in questo anno zero, è creare valore coinvolgendo attivamente le community del territorio, sviluppando una progettualità che non si esaurisca soltanto nel Fuorisalone».

Il distretto, alla sua prima edizione, desidera avviare importanti collaborazioni sul territorio.

Abbiamo studiato il territorio milanese e identificato in Porta Venezia un territorio fertile, dove poter strutturare progettualità innovative
Marco Samorì, team Creative Direction Mktg&Comms di Porta Venezia Design District

Tutte le (inter)facce del design

L’altro distretto punta l’attenzione sul design inteso nei suoi molteplici sviluppi.

L’innovazione tecnologica e digitale caratteristica fondamentale di MEET – centro nevralgico e quartier generale di Porta Venezia Design District – che, durante la design week, ha presentato, insieme a MNAD, l’esperienza immersiva Everything (2021) di Nohlab; Future Impact, il progetto curato da Tony Chambers e Maria Cristina Didero, che ha coinvolto sei tra i più celebri designer di Singapore che hanno illustrato come l’interazione tra design e tecnologia possa influire positivamente sul futuro, generando soluzioni innovative e rivoluzionarie. Moooi che, con il progetto A Life Extraordinary, esplora realtà fisiche e digitali creando nuove esperienze attraverso tecnologie avanzate. Il design come percorso formativo e inclusivo e la promozione dei talenti emergenti ben rappresentata da Raffles Milano con la mostra Dove va il Design?, da Leroy Merlin che ha presentato l’installazione Leroy Merlin Open House, a new and open way of living nata dalla collaborazione con il Politecnico di Milano e che promuove il design inclusivo per la diversità, l’efficientamento energetico e la sostenibilità sociale. E ancora: Remigio Architects con Living Choices – essere e abitare il cambiamento – che esplora i temi dell’inclusività, della sostenibilità sociale e del green design, collaborando con gli studenti di Naba, le cui idee si trasformeranno in parte dell’allestimento. Alcantara che attraverso tre portali realizzati con rimanenze di impalcature e tessuti, ha voluto mostrare come sia possibile dare una nuova vita a materiali di scarto mediante il riciclo. Birò Italia che si orienta sulla mobilità sostenibile (shared, electric e micro) realizzando un’installazione itinerante. Una serie di veicoli, decorati con grafiche realizzate dagli studenti dell’Istituto moda e design Raffles Milano, ha invaso la città.

Open House di Leroy Merlin.
Open House di Leroy Merlin.

Altro giro, altre idee. Brompton Junction Milano, con la sua famosa bici pieghevole made in England, che muove appassionati in tutto il mondo e ha fatto da partner nella mobilità in zona. La promozione del made in Italy e l’attenzione alla manifattura e dei materiali con Wonderglass che celebra la magia del vetro, l’artigianalità italiana e la tradizione veneziana, raccontando i gesti autentici degli artigiani e le intuizioni dei designer attraverso le tre tecniche di lavorazione dei Mastri vetrai: soffiatura, fusione e colatura. MC+, nuovo brand con DNA italiano che ha messo insieme una collezione di pezzi limited edition tra arte e design, utilizzando solo maestranze italiane. L'attenzione ai dettagli e l'utilizzo dei materiali di scarto è al centro del progetto Estetiche Sommerse, progettato dallo studio di design multidisciplinare Cara\Davide su invito e con la supervisione produttiva di Park Associati.

Delcourt Collection e Collection Particuliere (Fondazione Mudima) hanno presentato alcuni complementi di arredo che ruotano intorno all’utilizzo dei materiali, alle lavorazioni e alle competenze artigianali.

Le altre novità

Ma altre interessanti novità sono state presentate durante il salone.

In occasione della decima edizione di 5VIE Design Week, MOS design ha presentato Identità tangibili, una collezione di oggetti dinamici, in perfetto equilibrio tra arte, design e artigianato, costituiti da elementi fortemente identitari e senza tempo, propri del DNA del brand. Al centro della loro produzione il tema della convivialità: tavoli, sedute e librerie, arredi dove la materia si racconta attraverso una scelta di volumi e forme che guardano alle avanguardie artistiche. Oggetti in rapporto libero tra spazio e natura e che assumono un valore simbolico e si prestano a momenti di socialità.  Con il loro brand, Sara Chiarugi e Michele Morandi creano e modellano arredi fondati sulla continua ricerca stilistica e tecnica che esportano in tutto il mondo.

Nevel di MOS Design. 
Nevel di MOS Design. 

Poi ci sono, come parte di un racconto a celebrazione del concetto assoluto di «bello», tra arte, architettura, moda e natura, le nuove grafiche delle carte da parati disegnate da Michael Milesi di Millesimi Design per SpaghettiWall. Sono il punto di incontro prezioso tra classico e contemporaneo: da qui il nome dell’intera collezione, Metamorfosi, che simboleggia appunto lo stato di passaggio tra geometrico e decorato, digitale e dipinto a mano, ma anche tra stili ed epoche. Se nella grafica De Architectura compaiono dunque nella stessa immagine il Colosseo, la Tour Eiffel e un Compasso d’Oro, icona della migliore espressione creativa italiana, il contrasto diventa ancor più netto e divertente in La Bella e la Bestia, dove protagonisti della novella sono una Dea ai piedi di un tempio classico e un modernissimo King Kong, sotto una cascata di righe dipinte a mano. Con un linguaggio attuale, in Ossie Milesi omaggia le geometrie di Ossie Clark e la Swinging London, mentre in Elizabeth reinterpreta lo stile classico britannico tra fiori, farfalle, leopardi e api regine. Un’iconografia che torna anche nell’ultimo soggetto della collezione, Savana, che in un quadro ricco di dettagli si pone a metà tra visione e realtà, tra arazzo e carta da parati. I soggetti di Metamorfosi sono proposti da SpaghettiWall su cinque differenti supporti, per progetti residenziali e contract, ambienti living e bagno, dove il materiale in fibra di vetro con Waterproof Finish garantisce la possibilità di contatto diretto con l’acqua.

Casa Enriquez di Alessandro Enriquez e Amedeo Piccione.
Casa Enriquez di Alessandro Enriquez e Amedeo Piccione.

Infine, ci sono gli specchi di Casa Enriquez, il nuovo progetto di Alessandro Enriquez e Amedeo Piccione: una capsule di specchi dalle cornici laccate e colorate e dalle zigrinature morbide che accompagno le curve in pieno stile liberty. Presentata in una vasta gamma di colori la collezione è caratterizzata da nuance decise come il rosso lacca cinese, il blu cobalto, l’azzurro, l’arancione, il rosa big bubble, il verde bosco, il crema e il nero.

I designer raccontano il tema dell’amore declinandolo in versione pop con i cuori, mitologica con le uova e grafico/elementare con le forme del cerchio, degli archi e del quadrato; da uno studio rigoroso di curve, intarsi e laccature si materializzano così oggetti unici, bold e dal sapore anni ’70, che arrederanno le case più iconiche.