Immobiliare

Diversificare il proprio portafoglio

Investire direttamente nell'immobiliare è una buona strategia?
Pascal Brülhart
24.09.2022 10:30

In un contesto economico sempre più incerto, con le recenti tensioni internazionali e con l’inflazione ai massimi livelli rispetto ai valori osservati da un decennio a questa parte, è necessario cercare di tutelare la propria situazione finanziaria allocando intelligentemente il proprio capitale. In quest’ottica, un portafoglio ben diversificato è la chiave per ridurre i rischi. A questo punto è lecito domandarsi se un investimento diretto nel mercato immobiliare svizzero è ancora una valida opzione. Dati alla mano, gli immobili rappresentano una classe di investimento che può offrire performance migliori in ottica di rischio/rendimento rispetto a portafogli obbligazionari. Grazie alla loro natura di bene rifugio, gli immobili si svalutano meno con l’aumento dei prezzi, offrono rendimenti meno correlati con il mercato finanziario e un flusso di cassa maggiore. Ma non è tutto oro quello che luccica. Investire direttamente in immobili comporta inevitabilmente costi di gestione, di manutenzione e presenta un rischio ipotecario e di liquidità intrinseco. Questi costi possono anche erodere significativamente il potenziale rendimento. Ma allora come valutare se un investimento è potenzialmente redditizio e adatto alla propria strategia?

Per prima cosa è necessario definire i propri obiettivi e la propria disponibilità economica. Un altro parametro da tenere in considerazione, è determinare se è più conveniente indirizzare la scelta verso affitti brevi (studenti o turisti) ottenendo un ritorno economico maggiore nel breve termine, ma avendo l’onere di dedicarci più tempo o se invece è preferibile offrire affitti di lunga durata con meno costi di gestione. Il terzo passo è analizzare quali zone possono essere ideali per la clientela selezionata in base ai servizi disponibili del quartiere. Bisogna considerare una moltitudine di punti, quali la posizione, la vista, l’inquinamento fonico, il moltiplicatore d’imposta e la percentuale di sfitto. Idealmente bisognerebbe considerare anche i progetti urbani futuri per sfruttare le potenzialità dei quartieri in cui sono previsti sviluppi e riqualifiche.

Una volta definiti questi punti fondamentali ci si può dedicare alla ricerca di immobili disponibili nelle zone predefinite. Le caratteristiche dell’immobile quali l’esposizione e l’orientamento dei locali, la qualità costruttiva, la vetustà e ovviamente il prezzo giocano un ruolo fondamentale. È arrivato quindi il momento di effettuare un’analisi finanziaria approfondita dell’investimento e per farlo è necessario identificare le seguenti voci:
- costo di acquisto, costi notarili, iscrizione a registro fondiario;
- costi di ristrutturazione, se necessari;
- analizzare il potenziale affitto derivante dall’appartamento tramite studi di mercato e comparazioni di oggetti simili nella medesima zona;
- prevedere i costi ricorrenti che dovremo sostenere sull’arco di un anno, quali manutenzione ordinaria e straordinaria, costi fissi per controlli periodici, costi assicurativi, costi di gestione, spese amministrative, possibile rischio sfitto duraturo, imposte immobiliari, accantonamenti per futuri lavori e interessi derivanti da un eventuale finanziamento;
- sottrarre tutti i costi ricorrenti dal potenziale affitto e rapportare il risultato al totale speso per rendere l’appartamento/stabile usufruibile (prezzo di acquisto e costo dei rinnovi), in questo modo si calcolerà il rendimento netto che si può ottenere da questa operazione immobiliare.

Completata questa analisi, un rendimento netto mediamente soddisfacente si aggira intorno al 4-5%. I punti che richiedono più dedizione al fine di massimizzare il rendimento sono la ricerca di oggetti vetusti in cui si può contrattare a ribasso il prezzo, restando però accorti su eventuali problemi strutturali molto onerosi, e la ricerca del miglior preventivo di ristrutturazione in ottica qualità/prezzo. Considerando i pro e i contro riteniamo che una strategia di investimento immobiliare apporti benefici e sia complementare a portafogli di investimento classici focalizzati su azioni e obbligazioni; rimane invece rischiosa se attuata singolarmente a causa della poca diversificazione. Vista la complessità dell’analisi è comunque auspicabile rivolgersi ad un esperto del settore.  

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