Enogastronomia

75 medaglie al Mondial du Merlot per il Ticino

I vini premiati sono stati degustati sabato alla Casa del vino - Premi Ticinowine 2020 a Lino Gabbani e alla trasmissione radiofonica Gustando
Fabio Guerra, il direttore di Ticinowine Andrea Conconi e Fabrizio Casati col premio Ticinowine 2020
Red. Online
30.09.2020 12:15

La pandemia ha toccato anche il mondo dei concorsi enologici. Quest’anno, sia il Grand Prix du Vin Suisse che il Mondial du Merlot si sono svolti nel secondo semestre dell’anno, a poco più di 15 giorni di distanza l’uno dall’altro: un confronto ravvicinato che ha generato non poche sorprese. Al Grand Prix du vin Suisse le medaglie d’oro attribuite ai vini ticinesi sono state 23, con tre soli nominati. Un risultato che ha sorpreso soprattutto per le categorie coinvolte: nessun riconoscimento per Merlot o Assemblaggi, i domini tradizionali della vinificazione nostrana, ma riconoscimenti per categorie inusuali, a testimonianza che non di solo Merlot vive il Ticino. In particolare, i nominati ticinesi sono il Bianco di Merlot Ticino DOC Sinfonia della Cantina Chiericati, per la categoria vini bianchi ottenuti da uva a bacca rossa, la Stria Bianca della ditta Corti nella categoria assemblaggi vitigni bianchi e, tra gli spumanti, troviamo il Godié della Tenuta Trapletti. Se la vittoria dovesse sfuggire loro, avrebbero sempre la soddisfazione di essere giunti tra i 6 finalisti della propria categoria.
Situazione diversa al Mondial du Merlot, dove il palato dei giurati ha premiato 52 vini ticinesi con medaglie quali Grand’Oro, Oro e Argento. Tra i vini che hanno ottenuto la Gran Medaglia Oro, figura il Merlot Ticino DOC Ronco 2013 dell’Azienda Agraria Cantonale di Mezzana ed il Merlot Ticino DOC 2017 Saetta della Cantina Ghidossi, premiato per la sua eleganza e il suo potenziale d’invecchiamento.
Due concorsi di prestigio a distanza ravvicinata, stessi vini - o quasi - ticinesi e risultati molto diversi, come mai? Le motivazioni vanno ricercate nella filosofia alla base delle due manifestazioni, entrambe organizzate dall’Associazione Vinea.Al Mondial du Merlot vengono giudicati vini da tutto il mondo - quest’anno erano 511 provenienti da 26 nazioni dei 4 continenti - e un terzo dei giurati deve arrivare dall’estero. Giudici abituati a valutare vini provenienti da tutto il mondo, che non interpretano il vino solo nella fase attuale, ma anche guardando al suo potenziale futuro. I grandi vini, giustamente, richiedono un lungo affinamento e tenuta nel tempo e i tannini sono uno degli elementi necessari per la sua corretta evoluzione durante l’affinamento in bottiglia. Nonostante una concorrenza agguerrita, i nostri vini si sono dunque comportati in modo eccellente. Al GPdVS invece la giuria è composta da svizzeri e giudica la produzione locale, con particolare attenzione alla situazione attuale e poco riconoscimento al potenziale di invecchiamento. Un bello svantaggio per i Merlot ticinesi, che iniziano ad esprimersi al meglio dopo quattro anni circa.
Della grande qualità e versatilità della produzione ticinese se ne è avuta riprova sabato sera alla Casa del vino Ticino di Morbio Inferiore, nel corso della 24 ore dedicata al vino locale promossa e gestita da Ticinowine. Tutti i vini medagliati ai due prestigiosi concorsi erano infatti offerti nel corso di una degustazione che, visti i tempi, era riservata ad un numero ristretto di appassionati ed esperti, una cinquantina di persone in tutto.
Se bianchi e spumanti hanno mostrato gli artigli, distinguendosi per un salto di qualità che perdura da anni e apre prospettive nuove al nostro mercato, è vero però che i rossi, quasi tutti legati alla produzione del Merlot, anche se proposti non solo in purezza, ma pure in vari assemblaggi, hanno recitato la parte del leone, confermando il prestigio meritatamente acquisito nel corso degli anni.

I premi di Ticinowine
Nel corso della serata di sabato sono stati anche attribuiti i riconoscimenti che annualmente Ticinowine assegna a personalità che si distinguono particolarmente nella promozione della produzione vitivincola ticinese.
Il premio alla carriera è stato assegnato all’imprenditore Lino Gabbani, da sempre appassionato di vino e pioniere nella proposta di vini storici locali. Gabbani possiede anche un’invidiabile collezione di etichette ticinesi, da sempre esposta nel suo negozio di via Pessina a Lugano. Le primissime edizioni del Mondiale del Merlot portano la sua firma e furono organizzate presso Villa Principe Leopoldo. Qualche problema di salute ha impedito a Lino Gabbani (che eredita il testimone da Piero Tenca, festeggiato lo scorso anno) di ritirare personalmente il premio, che è stato consegnato al figlio Francesco.
Il premio Ticinowine 2020 è invece stato assegnato quest’anno alla trasmissione radiofonica Gustando, condotta su Rete Uno da Fabrizio Casati e Fabio Guerra, che nell’albo d’oro succedono al nostro redattore Tarcisio Bullo, premiato nel 2019.
Storia di vita, curiosità, prodotti locali, buon cibo, feste e tradizioni: tutto questo è raccontato con entusiasmo e simpatia ogni sabato, dal 2017, da Fabrizio Casati e Fabio Guerra, che accompagnano i radioascoltatori alla scoperta dei prodotti enogastronomici non solo ticinesi.