Gusto

Alla Fattoria del Faggio, la cucina come cultura del territorio

L’Accademia Italiana della Cucina ha celebrato una serata conviviale tra tradizione, prodotti locali e riflessioni sulla filiera agroalimentare ticinese
Mattia Sacchi
04.06.2025 14:05

Martedì 3 giugno 2025, la Delegazione della Svizzera Italiana dell’Accademia Italiana della Cucina si è ritrovata alla Fattoria del Faggio, a Sonvico, per la terza serata conviviale «estiva» dell’anno. Un incontro partecipato, in una realtà agricola che unisce storia familiare, rispetto per il territorio e una produzione d’eccellenza.

Nel suo intervento iniziale, Emilio Casati, delegato dell’Accademia, ha sottolineato il valore simbolico del luogo scelto per l’occasione: «Siamo immersi in un angolo di verde ticinese che racconta una bellissima storia di famiglia e di passione. Questa fattoria incarna perfettamente ciò che la nostra Accademia promuove da sempre: autenticità, tradizione, legame con il territorio e qualità». Casati ha poi espresso gratitudine alla famiglia Rezzonico per l’accoglienza, ricordando le origini della fattoria: «Fondata nel 1994 da Enrico «Chico» Rezzonico, è oggi portata avanti con entusiasmo e dedizione assieme ai figli Silvia e Christophe. Un esempio virtuoso di continuità e radicamento».

Il momento introduttivo si è svolto in stalla, con un aperitivo a base di salumi nostrani, formaggi caprini della casa e un calice di spumante metodo classico Trento DOC. Un’occasione per conoscere la realtà produttiva della Fattoria del Faggio e approfondirne la filosofia.

A seguire, la cena ha proposto un menu essenziale e legato alla tradizione: capretto al forno con patate e carote, accompagnato da «Il Mimo» Terre di Pedemonte Merlot Ticino DOC 2023, e un sorbetto all’uva con grappa. «In un contesto così genuino, anche la semplicità diventa valore», ha commentato Casati, «e la qualità, come sempre, si riconosce al primo assaggio».

Tra gli ospiti della serata anche Sibilla Quadri, direttrice del Centro di Competenze Agroalimentari Ticino (CCAT), che ha illustrato l’attività dell’associazione voluta dal Cantone per valorizzare le produzioni locali. «Il nostro obiettivo è sostenere i produttori del territorio, sensibilizzando i consumatori e incentivando il consumo di prodotti ticinesi. Ne abbiamo tantissimi: farine, verdure, vini, latticini, anche gelati», ha spiegato. «Con la piattaforma Ticino a Tavola, mappiamo chi produce cosa, offrendo visibilità e facilitando la vendita diretta». Quadri ha inoltre evidenziato l’importanza della collaborazione con la ristorazione collettiva, comprese mense scolastiche e aziendali, per promuovere un’alimentazione sana e sostenibile già tra i più giovani. «Mangiare bene vuol dire prendersi cura di sé, ma anche del territorio», ha ricordato.

A raccontare la realtà della Fattoria è stata Silvia Rezzonico, cresciuta tra pascoli e caseificio: «Tutto è cominciato da un piccolo laboratorio. Mio padre ha avviato l’attività nel 1994, poi ci siamo ampliati gradualmente. Oggi produciamo formaggi di capra, mucca e pecora e, dal 2012, abbiamo affiancato l’agriturismo». Un percorso in evoluzione, ma sempre ancorato ai valori originari: «Quello che per me da bambina era normale, crescendo ho imparato a considerarlo un privilegio. Questo è il mio posto, e non mi immagino altrove».

Rezzonico ha anche sottolineato come la qualità sia ancora riconosciuta e apprezzata: «Abbiamo servito capretto al forno e formaggi freschi, in una stalla, a un pubblico esigente. Eppure, l’entusiasmo è stato autentico. È bello sapere che la semplicità, se fatta bene, può ancora parlare a tutti».

In chiusura, Casati ha ringraziato Vini e Distillati Delea Angelo SA, in particolare Enrico Grisetti e Giorgio Bignotti, per il contributo alla serata. «Eventi come questo sono molto più di una cena: sono occasioni per riaffermare il valore culturale del cibo. Grazie a tutti voi per aver condiviso con noi questa esperienza di gusto e di territorio», ha concluso. L’appuntamento accademico si rinnoverà il 16 settembre alla Braceria Elvetica del Quartiere Maghetti.

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