Chef luganese entra nella guida Michelin italiana: «Porto un po' di Ticino a Milano»
Da Lugano a Milano: una storia di frontalierato al contrario. Di successo. Dopo soli due anni dall'apertura del suo Quadri Bistrot, Riccardo Quadri è infatti inserito nella selezione della guida Michelin Italia.
Il «talentuoso chef», come è stato descritto dalla prestigiosa guida gastronomica, ha colpito gli ispettori d'oltreconfine per la sua rivisitazione della tradizione in chiave moderna, in particolare «il pollo di Bresse farcito con la sua salsa, verdure di stagione e olio aromatico, un piatto che combina intensità di gusto con una materia prima di altissima qualità».
«Quando il 17 ottobre 2022 ho rilevato il ristorante di Andrea Berton in Via Solferino, sapevo di raccogliere una pesante eredità e che avrei avuto tutto da dimostrare - racconta il 30enne luganese -. Ho cercato però di essere coerente con la mia filosofia, fondata su tre pilastri come rispetto, tradizione e gusto. Questo riconoscimento mi rende quindi particolarmente orgoglioso perché è arrivato a modo mio, credendo nella cucina e nelle persone che fanno parte della brigata».
Nonostante le tante esperienze di prestigioso all'estero, Quadri non ha mai dimenticato il Ticino: «È lì dove è partito tutto, dai piatti della memoria che provavo a ricreare in famiglia alle prime esperienze formative. Sono sempre legato alla mia terra, non a caso nel mio ristorante espongo sempre le opere di Klaus Prior, artista tedesco che da 50 anni vive nel nostro Cantone».
«Questo comunque non è affatto un punto di arrivo - conclude lo chef luganese -. Anzi, è uno stimolo per me e la brigata per fare sempre meglio, a partire dal nuovo menù che, siamo convinti, regalerà grandi soddisfazioni a noi e a tutti gli ospiti che verranno a trovarci».