Cucina

Da SaporiTicino alle 3 stelle Michelin: il sogno di due giovani chef diventa realtà

Pochi giorni dopo la loro esperienza a Locarno, Francesco Sansalone e Carmine Memoli festeggiano il massimo riconoscimento della guida gastronomica
Mattia Sacchi
30.11.2022 10:30

Ormai è ufficiale: S.Pellegrino Sapori Ticino porta fortuna. Sono anni che chef da tutto il mondo, dopo la partecipazione alla rassegna gastronomica ticinese, ricevono poi importanti riconoscimenti. Alcuni casi sono davvero clamorosi: basti pensare a Matteo Metullio e Davide De Prà, il cui ristorante "Harry's Piccolo" di Trieste è stato premiato come il migliore d'Italia da Identità Golose un paio di settimane dopo la loro visita luganese. E cosa dire di Jesus Sanchez, premiato come miglior chef spagnolo dopo meno di una settimana dalla serata al Grand Hotel Villa Castagnola?

Chi sta beneficiando dell'«influsso» positivo di Sapori Ticino sono anche i gemelli Torres: a un mese dall'evento al Villa Orselina di Locarno, il loro Cocina Hermanos Torres ha ottenuto la terza stella Michelin. Un sogno che si realizza non solo per i fratelli spagnoli ma anche per l'intera brigata, che come una vera squadra è stata fondamentale per il risultato finale. Ragazzi come Francesco Sansalone e Carmine Memoli, due giovani chef che si stanno facendo strada nel mondo dell'alta gastronomia grazie ai consigli e al lavoro dagli «Hermanos». 

«È stato un anno davvero intenso, dove gli standard richiesti ogni sera erano davvero alti - racconta Sansalone -. Il giorno della cerimonia delle stelle Michelin spagnole abbiamo interrotto per qualche minuto il servizio e ci siamo radunati di fronte a un computer». C'era speranza, ma anche un po' di tensione: l'annuncio della terza stella è stato infatti più sudato del previsto. «Eravamo convinti di aver fatto un buon lavoro e che saremmo stati premiati. Però quando l'Atrio Restaurant è stato nominato per la terza stella è subentrata un po' di ansia e sconforto, perché difficilmente viene dato questo riconoscimento a due ristoranti nello stesso anno. E invece hanno poi annunciato il Cocina e... è stata festa totale! Abbiamo urlato e i clienti del ristorante hanno applaudito: un momento bellissimo, che tuttavia è durato poco dato che dovevamo completare la cena!».

Entrambi 27enni, uno genovese e l'altro salernitano, Sansalone e Memoli hanno cominciato come colleghi per poi diventare amici: «Anche se all'inizio non ci si conosce, si viene catapultati in una realtà così esigente, nella quale tutti perseguono lo stesso obiettivo, che ti porta a legare subito con i compagni di avventura, con i quali condividi lunghe ore in cucina ma anche momenti indimenticabili, come i vari eventi in tutto il mondo». 

Uno di questi viaggi ha portato Francesco e Carmine in Ticino per S.Pellegrino Sapori Ticino: «È stata un'esperienza bellissima: dall'hotel la vista era semplicemente stupenda e il personale locarnese, a partire da chef Riccardo Scamarcio, davvero gentile. Inoltra era la prima volta che con la brigata ci siamo trovati a cucinare in trasferta per così tante persone, una bella sfida che penso abbiamo saputo affrontare al meglio».

Le sfide però sono appena cominciate per il personale del Cocina: «Il giorno dopo l'annuncio delle tre stelle, le prenotazioni sono letteralmente esplose: di solito a novembre i ritmi calano, questo mese invece l'esatto contrario! Inoltre sono venuti a trovarci tutti i più importanti chef spagnoli: vedere il loro rispetto per il nostro lavoro è stato davvero commovente. Tutto questo però non può farci sedere sugli allori, anzi: deve essere lo stimolo per proseguire il lavoro di ricerca per presentare piatti sempre più buoni e innovativi».

Vittorie di squadra, o meglio di brigata, ma che possono tramutarsi in soddisfazioni personali: «È chiaro che essere parte di una realtà così importante permette anche di rivalutare anche gli obiettivi personali - spiega Sansalone -. Sono cosciente di come questa esperienza mi stia facendo crescere come persona e come chef: proprio qualche giorno fa al concorso S.Pellegrino Young Chef ho ottenuto il premio Acqua Panna, che viene consegnato dagli chef mentori al giovane chef che ha saputo reinterpretare al meglio i piatti e i gusti della tradizione. Tutti questi riconoscimenti mi spingono a fare sempre meglio, a incuriosirmi e viaggiare ancora di più: magari proprio in Ticino, un territorio che gastronomicamente si è dimostrato molto interessante!».