Gusto

I panettoni ticinesi sbarcano a Cannes

Non solo film: la Svizzera, Paese d'onore al Marché du Film, ha portato alcune delle sue specialità gastronomiche
© Chiara Tiraboschi
Mattia Sacchi
22.05.2024 19:00

La presenza della Svizzera come Paese d'onore al Marché du Film al Festival di Cannes è stata l'occasione non solo per promuovere e valorizzare l'industria cinematografica elvetica, ma anche per presentare un po' dei prodotti tradizionali delle varie regioni durante i vari eventi che si sono svolti nello scorso fine settimana.

Per questo motivo Swiss Film ha selezionato le migliori specialità da tutta la Svizzera: i vini del Vallese, i formaggi della Gruyère, la cioccolata Lindt, il pan di pere glaronese e, dal Ticino, il panettone. «Quando ci hanno contattato è stata per noi una grandissima emozione - racconta Franca Antognini della Pasticceria Marnin di Locarno -. Da sempre siamo grandi appassionati di cinema, essere invitati a uno dei festival più importanti al mondo è stato quindi qualcosa di molto vicino a un sogno!».

Certo, da Locarno a Cannes è un bel passo: «È una dimensione completamente diversa, nella quale tutto viene vissuto molto più intensamente, con folle oceaniche in qualsiasi angolo della città. Ad un certo punto è arrivato Nicolas Cage non troppo lontano da noi, ma era assolutamente inavvicinabile. Ho preferito vivere l'atmosfera del Marché, dove ho potuto scoprire a cosa stanno lavorando le produzioni svizzere. E devo dire che alcuni progetti sono davvero interessanti, non vedo l'ora di vederle sul grande schermo».

L'esperienza francese ha permesso di far conoscere qualche aspetto meno noto del Ticino: «So che sembra incredibile ma tante persone, provenienti da altri continenti, non sapevano che anche in Svizzera si parla italiano. E che il panettone in Ticino è una tradizione che proponiamo per tutto l'arco dell'anno. Siamo stati quindi ben felici di essere ambasciatori non solo dei nostri prodotti ma di tutto il Cantone, che abbiamo cercato di rappresentare al meglio».

Da sinistra Nadia Dresti, Franca Antognini e la regista ticinese Laura Kaehr - © Chiara Tiraboschi
Da sinistra Nadia Dresti, Franca Antognini e la regista ticinese Laura Kaehr - © Chiara Tiraboschi

Chi certo conosce bene il Ticino è la Consigliera Federale Elisabeth Baume-Schneider, che si è intrattenuta con la titolare della pasticceria locarnese: «È stato un incontro davvero piacevole, anche lei è appassionata di cinema e conosce bene il Pardo. A questo proposito, ci ha detto che sarà il prossimo agosto a Locarno e che verrà a trovarci. Ma in questi giorni abbiamo avuto modo di confrontarci con altre personalità come la direttrice del dipartimento della cultura Carine Bachmann, la presidente di SwissFilms Catherine Mühlemann e ovviamente i rappresentati della Ticino Film Commission come il direttore Niccolò Castelli. Per noi sono stati momenti significativi, che mi hanno mostrato il grande fermento della cultura svizzera e la sua dimensione sempre più internazionale. E, dato che anche il cibo è cultura, speriamo che il nostro contributo sia stato gradito».

© Chiara Tiraboschi
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