Ticino

Il Sud Italia incontra il Sud della Svizzera con il nuovo chef dello Splendide Royal

Lo storico hotel luganese si affida all'esperienza internazionale di Marco Veneruso: «La colazione può essere importante come un pranzo di matrimonio: per questo curerò al meglio ogni momento della giornata»
Mattia Sacchi
10.03.2024 14:45

«Se vogliamo che tutto rimanga come è, bisogna che tutto cambi», dice Tancredi Falconeri ne Il Gattopardo, uno dei grandi capolavori della letteratura italiana. Chissà che questa citazione, tratta da un romanzo che narra i cambiamenti del Sud Italia nella seconda metà del XIX secolo, non sia stata d’ispirazione a I Due Sud.

Il ristorante stellato luganese, che riaprirà il prossimo 14 marzo dopo i lavori di ristrutturazione dell’Hotel Splendide Royal, vedrà infatti un nuovo chef ai fornelli: Marco Veneruso. Appunto: cambia lo chef e la sua personale interpretazione di cucina ispirata ai due Sud, quello ticinese e quello italiano, ma non quello spirito e quella filosofia che pongono la ricerca d’eccellenza e dell’accoglienza verso gli ospiti al primo posto.

Valori che Veneruso cercherà di portare non solo nel ristorante gastronomico ma con una visione a 360° all’interno dell’Hotel Splendide Royal. «Una cosa che ho imparato nella mia carriera nelle strutture di lusso in tutto il mondo in cui ho lavorato è l’importanza di offrire il meglio in ogni momento della giornata. Una colazione può essere importante come un pranzo di matrimonio: d’altronde è una delle cose che ci ricordiamo di più quando pernottiamo in un hotel».

Nato a Ercolano, in provincia di Napoli, nel 1985, il nuovo Executive Chef dell’hotel luganese vanta un curriculum di assoluto livello, lavorando nei ristoranti stellati dei Four Seasons di Firenze e Milano, oltre all’esperienza nella stessa grande catena di Praga e al Bulgari Hotel&Spa di Pechino, dove ha conquistato la stella Michelin nel 2019. Grazie al suo talento, ha collaborato con grandissimi nomi dell’alta gastronomia del calibro di Vito Mollica, Ciccio Sultano e Niko Romito: «Persone fantastiche, che non solo mi hanno insegnato tanto, ma soprattutto mi hanno dato fiducia, permettendomi di lavorare in realtà internazionali e di crescere, sia professionalmente che umanamente, grazie alla conoscenza di nuovi paesi e nuove culture».

L’aspetto umano è infatti fondamentale per Veneruso: «Per me era stato un onore sin da subito essere contattato da una struttura come l’Hotel Splendide Royal, la cui storia e prestigio sono conosciute in tutto il mondo. Ma a convincermi è stata l’empatia che si è subito creata con il Direttore Giuseppe Rossi, che addirittura è venuto a Praga in incognito per conoscermi meglio. Dopo il mio servizio in cucina siamo stati ore a parlare, non solo di lavoro ma di vita e di passioni. Ho capito che Lugano sarebbe stata la scelta giusta per me e la mia famiglia. Sono qui da gennaio e posso confermare queste sensazioni: la città è bellissima e ho trovato gente accogliente e molto disponibile, oltre a una proprietà solida che mi fa sentire la propria fiducia, essenziale per lavorare al meglio».

Una fiducia che a sua volta lo stesso Veneruso offrirà ai propri collaboratori: al suo fianco di sarà infatti una brigata giovane, a partire da Nataly Buttgenbach come Sous-Chef a I Due Sud, proseguendo così nel ruolo professionale che già la vedeva impegnata nel ristorante gastronomico dello Splendide fin dal giorno dell’apertura, nel 2019. A La Veranda, invece, Alessandro Ferraris porterà il suo bagaglio professionale dopo l’esperienza come Sous Chef nelle cucine del Castello del Sole di Ascona, mentre il Pastry Chef Alessandro Franchi sarà portavoce della filosofia gastronomica di grandi nomi del settore come Ernst Knam e Davide Longoni. «Oltre ai menù, ho dedicato molto tempo alla selezione dei profili giusti da affiancarmi. Avevo bisogno di una squadra affiatata e ritengo di avere con me giovani di grande talento e con dedizione al lavoro: siamo stati tante ore a curare ogni dettaglio e ogni piatto. Credo molto in loro».

A proposito dei piatti, che in fondo sono la cosa che interessano di più agli avventori, quale sarà il tocco del nuovo executive chef? «Nelle mie esperienze internazionali ho scoperto tecniche interessanti che ho implementato nelle mie creazioni. Ci sarà tuttavia una continuità e una coerenza con il concetto dei due Sud. Per quanto riguarda quello relativo alle mie origini napoletane, porterò alcuni prodotti con i quali sono cresciuto come i limoni della costiera amalfitana e i pomodori del Piennolo, che mi ricordano i miei nonni che li coltivavano. E, ovviamente, darò molta rilevanza al Sud della Svizzera, il Ticino: sin dal mio arrivo ho visitato allevatori e coltivatori di tutto il Cantone. Scoprendo la grande passione che molte piccole aziende del territorio mettono quotidianamente e, soprattutto le loro eccellenze, come formaggi che non hanno niente da invidiare a quelli famosi in tutto il mondo. Magari alcune di queste non le conoscete neanche voi, vi invito a trovarci per scoprirle insieme!»

In questo articolo: