Swiss Lachs chiude i 10 anni di attività con tante novità

Swiss Lachs chiude il suo decimo anno di attività con uno slancio che conferma come il progetto, nato in Mesolcina quando l’idea di allevare salmone lontano dal mare sembrava poco più che una scommessa, abbia oggi trovato un posizionamento stabile e riconosciuto nel mercato svizzero. Un passaggio che coincide con una serie di novità industriali e commerciali destinate a segnare la prossima fase di sviluppo.
La prima riguarda il cantiere di Erstfeld, nel Canton Uri, dove è in via di completamento il rifacimento della hatchery, la struttura destinata all’incubazione delle uova. «Siamo vicini alla fine dei lavori e presto potremo avviare il ciclo dall’uovo anche oltre il Gottardo», spiega il CEO Oscar Pedrioli. «Per noi è un ampliamento importante, perché consolida la capacità produttiva e distribuisce il rischio operativo su due siti». A Erstfeld è stato inoltre aperto un piccolo shop per i viaggiatori lungo l’asse nord-sud, un modo per intercettare un pubblico in transito e far conoscere meglio un prodotto ancora percepito come «nuovo» rispetto ai salmone importati.
Il mercato, tuttavia, sembra rispondere con crescente interesse. Uno dei segnali arriva dal canale digitale: «Abbiamo rinnovato il nostro shop online e in novembre abbiamo registrato il doppio degli ordini rispetto alla media», afferma Pedrioli. «È un dato che ci conforta: dimostra che, nonostante la concorrenza di prodotti a basso prezzo e spesso di qualità discutibile, una fetta sempre più ampia di consumatori privilegia salmone locale, tracciabile e sostenibile». L’azienda di Lostallo, che negli ultimi anni ha consolidato i risultati a livello operativo, conferma un andamento definito «stabile» sul piano produttivo, con i bacini tornati pieni dall’autunno dopo mesi di disponibilità più ridotta dovuta alla natura del ciclo di allevamento.
Il decennale è stato anche l’occasione per sperimentare nuove formule di prodotto e nuove collaborazioni. In ottobre Swiss Lachs ha lanciato il mese del sushi e sashimi, una proposta pensata per valorizzare la freschezza del pesce appena lavorato e disponibile a pochi giorni dall’ordine. L’iniziativa ha registrato un buon riscontro e ha aperto la strada a ulteriori progetti, come quelli legati alle confezioni regalo e ai set da aperitivo sviluppati insieme a Gialdi Vini. «Ci interessa lavorare con realtà che condividono la nostra attenzione al territorio», sottolinea Pedrioli. «Crediamo che un prodotto locale abbia più forza se dialoga con altri protagonisti locali».
In vista delle festività, Swiss Lachs introduce inoltre una novità dedicata alla tavola natalizia: un salmone intero di piccole dimensioni, tra 1,5 e 2 chili, pensato per essere cucinato al forno. «È un formato che mancava», osserva Pedrioli. «Per le famiglie o le cene tra amici è comodo, scenografico e molto semplice da preparare. Lo abbiniamo a marinature speciali così chi cucina può godersi gli ospiti senza passare troppo tempo ai fornelli». I primi feedback, riferisce l’azienda, sono positivi.
Sullo sfondo resta la prospettiva più rilevante: l’avvio del secondo stabilimento, che segnerà il passaggio da un ciclo produttivo centralizzato a un sistema più articolato e potenzialmente scalabile. «È un impegno significativo, ma l’interesse del mercato ci conferma che la direzione è quella giusta», conclude Pedrioli. «La sfida ora è crescere senza tradire i nostri principi: qualità, sostenibilità e trasparenza».
