L'evento

Irresistibile Piwi, per conoscere un altro modo di fare il vino

I Piwi sono i vitigni resistenti ai funghi che oggi si affacciano sul mercato con un successo crescente: una fiera li celebra a Verona nel fine settimana e ci sarà anche un po' di Ticino
Tarcisio Bullo
Tarcisio Bullo
22.05.2024 10:50

Sono ormai parecchie anche in Ticino le cantine che, come ha confermato l'evento "Cantine Aperte" svoltosi recentemente, accanto ai vini cosiddetti tradizionali propongono alla clientela anche vini prodotti con vitigni definiti "Piwi".

Di cosa stiamo parlando? Piwi è un acronimo che deriva dal tedesco "pilzwiderstandfähig". Tradotto: “viti resistenti ai funghi”. Semplificando molto, diremmo che la ricerca (in corso sin dall'inizio del Novecento, dopo la comparsa della fillossera che sterminò i vigneti europei) sta cercando di mettere a punto delle varietà di viti resistente alle malattie, dunque che non necessitano di trattamenti con fitofarmaci o richiedono solo un paio di interventi all'anno.

Benché sia stata la Francia a dare origine alla ricerca per la creazione e lo sviluppo di incroci interessanti, oggi la maggior parte dei vitigni Piwi è di origine tedesca perché negli ultimi anni la Germania è stato il paese più impegnato nella selezione di questi vitigni, seguita dall’Austria e dalla Svizzera.

L'obiettivo finale è di combinare le caratteristiche migliori, la resilienza e le qualità del vino ottenuto da ciascuna vite in una nuova vite che deve essere resistente ai funghi come lo sono alcune specie americane, ma allo stesso tempo possedere le qualità organolettiche della vite europea per dar vita a vini apprezzati dal mercato. Un'operazione non facile, ma che sta incontrando sempre più il favore del consumatore per due ragioni: da un lato la sensibilità verso la sostenibilità ambientale, dall'altro una crescente qualità dei vini Piwi, che almeno a livello dei bianchi (ma ci sono progressi anche coi rossi) non ha più molto da invidiare a quella ottenuta coi vitigni tradizionali. 

Per chi fosse interessato alla problematica, segnaliamo che venerdì e sabato a Verona (Sala Margherita di PalaExpo alla Fiera, dalle 10.00 alle 18.00) si terrà un evento importante, "Irresistibile Piwi", un wine festival e una fiera mercato interamente dedicati ai vini Piwi. La manifestazione è dedicata a viticoltori, tecnici enologici e appassionati di vino di ogni genere e propone degustazioni, vendita di vino e seminari dedicati al tema della viticoltura sostenibile.

L'enologo Luca De Palma
L'enologo Luca De Palma

Tra gli organizzatori, anche una conoscenza ticinese, quella dell'enologo Luca De Palma, che da alcuni anni lavora presso l'azienda Chiericati di Bellinzona.

"Come enologo conosco il tema dei Piwi da parecchi anni. L'ho sempre trovato innovativo e stimolante ma nelle aziende dove lavoravo in passato era considerato prematuro e non idoneo, e soprattutto controcorrente rispetto a tutto il mondo convenzionale. Oggi c’è voglia di provare cose nuove, c’è necessità di differenziare, c’è obbligo di trovare alternative a causa del clima o delle prossimità urbanistiche sensibili, c’è curiosità nell’affrontare nuove sfide di gusto e mercato. Amare i Piwi e venire a lavorare in Ticino è stata una fortunata coincidenza. In Svizzera c’è già diffusione grazie all'iniziativa privata ed enti di ricerca nazionali, ma soprattutto ad una legislazione viticola molto accomodante, che permette ad alcuni di questi vitigni di essere già ammessi in molte Doc cantonali" afferma De Palma.

A Verona anche una fetta del Ticino vitivinicolo sarà presente per far conoscere i suoi prodotti: Ticinowine ha dato infatti il suo appoggio all'iniziativa.