In cucina

La cucina delle meraviglie con gli allievi SSSAT a Castelgrande

Dalla teoria alla pratica: un evento pensato e gestito dagli allievi della scuola bellinzonese che prepara i futuri quadri del settore alberghiero
Tarcisio Bullo
Tarcisio Bullo
13.12.2022 11:00

Due serate all’insegna della “cucina delle meraviglie” hanno avuto per protagonisti nella splendida cornice di Castelgrande a Bellinzona gli studenti della Scuola specializzata superiore alberghiera e del turismo (SSSAT).

Dalla teoria alla pratica, dai banchi di scuola alla gestione di un evento vero: una bella esperienza – che diremmo anche ben riuscita - per gli allievi della classe ALB3A, i quali hanno dovuto occuparsi di ogni cosa, gestendo la parte cibo e bevande, la logistica, il marketing e, naturalmente, anche le finanze, perché alla fine i conti devono quadrare e dunque è stata necessaria un’attenta pianificazione di tutti i dettagli.

Gli allievi della classe ALB3A della SSSAT a Castelgrande: si deve a loro la riuscita delle due serate che hanno celebrato la "Cucina delle meraviglie".
Gli allievi della classe ALB3A della SSSAT a Castelgrande: si deve a loro la riuscita delle due serate che hanno celebrato la "Cucina delle meraviglie".

La SSSAT è una scuola che si occupa della formazione dei quadri e collaboratori per l'intero settore alberghiero e turistico: le nozioni trasmesse agli allievi sono di tipo teorico, ma integrate con momenti di pratica dove è necessario mettersi in gioco.

Oltre agli stages nel settore alberghiero e del turismo, dal momento che la gestione del ristorante Castelgrande è affidata alla stessa SSSAT, ecco che il ritrovo bellinzonese diventa una valida palestra per allenare le proprie capacità.

“Vi sorprenderemo con una visione innovativa del mondo culinario, talvolta magica e surreale, talvolta un po’ stramba. State attenti a non farvi ingannare perché non tutto ciò che vedrete sarà come appare realmente...”: è con questa premessa che i ragazzi della SSSAT si sono rivolti alla loro clientela e ne è uscita una serata di ottimo livello, sin dall’aperitivo.

La tartare di tonno dentro la melagrana.
La tartare di tonno dentro la melagrana.

Oculata e intelligente la scelta di abbinare al cibo vini prodotti esclusivamente in Ticino, buona la qualità del servizio e francamente seducenti i piatti proposti, tutti all’insegna del “vedo non vedo”: arriva una tartare di tonno nascosta dentro il guscio di una melagrana, proposta sulla carta come “lo scrigno dei sapori”; poi quello che sembra un cappuccino, ma in realtà è un interessante abbinamento tra una schiuma di latte e una zuppa di stagione a base di zucca (“la pozione magica”). Dopo “la perla stregata”, un sorbetto a base di melagrana (ci voleva per non sprecare nulla dopo aver utilizzato i gusci vuoti per la tartare), ecco il piatto principale: “l’universo parallelo”, un filetto di cervo cotto a puntino, nascosto dentro una polenta a sua volta ricoperta con una creazione a base di zucca.

Un cappuccino? Eh no... dentro, sotto la schiuma del latte, c'è una zuppa di zucca.
Un cappuccino? Eh no... dentro, sotto la schiuma del latte, c'è una zuppa di zucca.

Piccolo capolavoro artistico il dessert (“delizia dell’altro mondo”), con la ricostruzione di un vasetto di fiori in cioccolata, ripieno a base di mousse di castagne, abbinato ad una mousse di cachi, crunch al cacao, ribes e violette e margherite per decorazione.

Nulla da eccepire: se il futuro va giudicato in base all’esperienza vissuta a Castelgrande, questi ragazzi faranno strada.

Meraviglia della cucina delle meraviglie: il dessert!
Meraviglia della cucina delle meraviglie: il dessert!