Le auto che hanno fatto la storia

Talbot Samba, tante doti ma vita breve

Utilitaria tipica degli anni Ottanta, ha avuto un ottimo successo ed è stata presentata anche in una versione cabriolet
30.12.2022 10:30

La Talbot Samba è un’utilitaria tipica degli anni ’80 e rappresenta uno dei modelli di maggiore successo di una marca storica, riportata in vita nel 1979 per sostenere le vendite dell’ex Chrysler-Simca ma poi cancellata dopo pochi anni.

La vettura era realizzata attingendo a piene mani dalla “banca degli organi” di Peugeot che a fine anni ’70 acquisì appunto l’intero gruppo Chrysler-Simca (integrante Sunbeam, l’ambito auto di Matra e Rootes), la struttura europea del colosso americano, e per questo era un classico esempio di “gemella diversa” rispetto alle assai simili Peugeot 104 e Citroën LN o LNA. Tuttavia, il marchio che evocava un passato glorioso, qualche dettaglio estetico che impreziosiva aspetto e dotazioni e una buona campagna promozionale permisero alla Samba di ottenere incoraggianti riscontri commerciali su alcuni mercati importanti come Italia e Spagna.

Vero è che la Samba, in listino da fine 1981, aveva il passo allungato di dieci centimetri allo scopo di garantire più spazio a chi sedeva dietro. Tale particolarità ha permesso di affinare pure le doti stradali, ma ciò che caratterizzava la Talbot rispetto alle due sorellastre (lanciate diversi anni prima) era la presenza nella gamma della variante cabriolet.

Quest’ultima era esteticamente piacevole e mostrava una buona qualità costruttiva anche in virtù del fatto che era stata disegnata da Pininfarina, che si occupava pure della produzione nel solco della sua storica collaborazione con Peugeot. E tra le versioni più interessanti proposte da Talbot per la Samba spiccava anche la grintosa Samba Rallye, che rappresentava una rivisitazione in chiave moderna del concetto che diede vita qualche anno prima alla famosa Simca 1000 Rallye. Il modello sportivo e le altre Samba - Style, GLS, GL, LS, S, Cabriolet e AS (versione “utilitaria”, senza divano posteriore) -, disponibili in funzione del mercato di destinazione), si rivelavano un’ottima soluzione tanto nel ruolo di seconda macchina o di mezzo iniziale per i giovani guidatori, grazie a peculiarità evidenti: agilità, maneggevolezza, economicità.

A livello tecnico la Samba montava i propulsori della serie “X” già visti sulla Peugeot 104, con cilindrate di 954, 1'124, 1'219 e 1'360 centimetri cubici. Nel vano motore tutte le unità motrici erano inclinate di 72 gradi e “ricoperte” dalla ruota di scorta; nel caso specifico della Cabriolet il motore di 1,4 litri era standard, ma in alcuni Stati si commercializzò pure il piccolo 1,1 litri, mentre la Rallye adottava il “millequattro” e il “millecento” collaudati sulla 104 e successivamente, in esclusiva, il brioso 1,2 litri poi sfruttato per le Peugeot 205 Rallye, 106 Rallye e Citroën AX Sport.

Nel 1985 il propulsore di maggiore cilindrata (il 4 cilindri di 1,4 litri) da 72 CV montò due carburatori anziché uno, guadagnando otto cavalli e migliorando ulteriormente le prestazioni. Le potenze variavano tra i 45 CV del “mille” e i 90 CV di quello di 1'219 cc con due carburatori della Rallye; l’unità da 1,1 litri erogava 50 CV, mentre il “millequattro” sviluppava appunto prima 72 CV e poi 80.

A seconda del propulsore la Talbot Samba poteva montare un cambio manuale a 4 rapporti o, per le versioni più performanti, una trasmissione meccanica a 5 marce. Erano montati trasversalmente sotto il motore e lubrificati dall’olio in circolo per quest’ultimo.

A dispetto delle molte qualità e dell’apprezzamento meritato in vari Paesi, la Samba non ebbe vita lunga. Nonostante l’iniziale sostegno al marchio Talbot, che finì sulle Ligier di Formula 1 e che con la famosa Talbot Sunbeam Lotus conquistò pure il titolo mondiale Costruttori Rally FIA nel 1981, la marca fu resuscitata solo per poco tempo, essendo azzoppata dalla difficoltà dei clienti nel digerire il passaggio tra la storica Simca e Talbot, alle ricadute ancora in atto della crisi petrolifera e a modelli sì interessanti ma che invecchiavano in fretta o non trovavano la loro utenza ideale – è il caso della limousine Talbot Tagora o del coupé sportivo Talbot-Matra Murena. La decisione dei vertici di fondere le reti di vendita Peugeot e Talbot aggravò la situazione, data la scarsa motivazione dei concessionari Peugeot nel sostenere, dal 1981, le vetture che poco prima erano concorrenti in listino - soprattutto le ex Simca. Le vendite scesero a picco e solo la Samba limitò i danni, ma ciò non impedì di arrivare in fretta alla fine. La sostituta di un altro modello molto apprezzato, la Horizon “Auto dell’anno” 1979 davanti alla Fiat Ritmo e venduta pure in America come Dodge Omni e Plymouth Horizon, fu rapidamente trasformata in Peugeot 309, mentre i vari modelli Talbot uscivano di produzione uno dietro l’altro. La marca scomparve tra il 1986 e il 1987, eccezion fatta per il Regno Unito fino a metà anni ’90, dove restò in listino il furgone Express (copia conforme dei Peugeot J5, Citroën C25 e Fiat Ducato).

La scheda: Talbot Samba Cabriolet

Cilindrata: 1'360 cc
Potenza e coppia: 72 CV, 106,9 Nm
Accelerazione: n.d.
Velocità massima: 156 km/h
Consumo medio: 7,2 l/100 km
Peso a vuoto: 850 kg

Dati tecnici da: Quattroruote/TAM, Milano 1982