Che cosa è successo a ChatGPT?

ChatGPT, che succede? Oggi, il popolare chatbot di OpenAI ha dato più di un grattacapo ai suoi utilizzatori e, di riflesso, alla casa madre. Nello specifico, molti utenti hanno segnalato l'impossibilità a raggiungere ChatGPT sia da app sia da sito. Il disservizio è stato segnalato in massa in tutto il mondo, Svizzera compresa, come testimonia il portale di riferimento Allestörungen.

Mentre scriviamo queste righe, non conosciamo le cause precise del disservizio. Sappiamo, però, che lo scorso 23 gennaio la creatura di OpenAI aveva già avuto problemi gravi. Nello specifico, chi accede a ChatGPT e prova a digitare una richiesta riceve, come risposta, un messaggio come quello qui sotto.

Chi, invece, aveva già aperta la pagina ha notato comandi inutilizzabili e, di rimando, un chatbot silente e impassibile. Altre risposte segnalate comprendevano messaggi d'errore tipo 404, 508 Bad Gateway o 503 Service Temporarily Unavailable. Detto dello scorso gennaio, ChatGPT aveva incontrato problemi e disservizi anche nel novembre del 2023, nel giugno del 2024 e il 26 dicembre 2024, poco dopo la diffusione del tool per i video Sora.
Sulla pagina ufficiale di OpenAi che riferisce dello stato del servizio, l'azienda statunitense parla di «elevated error rates», anche per il generatore di video Sora. «Abbiamo identificato la causa principale del problema che provoca errori e latenza elevati nei servizi elencati» si legge. «Stiamo lavorando per implementare una mitigazione». Non resta che aspettare, dunque.
