Ecco il tatuaggio elettronico capace di misurare i livelli di stress

Vi è mai capitato di essere talmente stanchi e stressati da non poter svolgere un semplice compito al lavoro o sostenere una conversazione con amici? Il nuovo «tatuaggio elettronico», sviluppato da ricercatori dell’Università del Texas ad Austin negli Stati Uniti, potrebbe proprio fare al caso vostro.
Creato principalmente per misurare i livelli di stress e di affaticamento di chi svolge lavori complessi e critici per la sicurezza, come piloti, camionisti e personale sanitario, il suo prezzo «economico» fa sì che molte persone possano utilizzarlo.
Il dispositivo wireless da 220 dollari misura le onde cerebrali, stabilendo quando il carico di mansioni è troppo elevato e l’affaticamento mette in pericolo la sicurezza. «La stanchezza, soprattutto quella mentale, può compromettere funzioni cognitive critiche aumentando il rischio di errori e incidenti sul lavoro», spiega Jihoon Lim, ricercatore presso l’Università di Melbourne, ad ABC News. «Pertanto è essenziale monitorare con precisione l’affaticamento in tempo reale per ridurre al minimo questi rischi e mantenere standard ottimali di produttività e sicurezza».
È importante sottolineare che le persone danno il meglio di sé in una «zona cognitiva» equilibrata, in cui non ci si annoia ma non ci si sente nemmeno troppo sotto pressione. Lo studio afferma che «a livelli elevati di carico mentale ci si può sentire sopraffatti e perdere il controllo», mentre «a bassi livelli, una persona può disimpegnarsi e commettere errori» poiché annoiata e non sufficientemente concentrata. È quindi molto importante gestire i livelli di carico di lavoro mentale cosicché le persone possano trovare il loro equilibrio ideale ed ottenere prestazioni ottimali. Attualmente, la valutazione del carico mentale si basa sul NASA Task Load Index, un sondaggio soggettivo, svolto dagli stessi dipendenti, che spesso risulta impreciso e problematico.
L’e-tattoo è un dispositivo wireless e ultrasottile per la fronte che consente un monitoraggio EEG (elettroencefalografia) ed EOG (elettrooculografia) altamente affidabile, mantenendo comfort e stabilità nei movimenti. A differenza dei sistemi convenzionali, offre una soluzione pratica, minimamente invasiva e di lunga durata per il monitoraggio cognitivo. Infatti, i tradizionali dispositivi per l’elettroencefalografia (registrazione dell’attività elettrica del cervello) e per l’elettrooculografia (monitoraggio dei movimenti oculari) sono spesso ingombranti e richiedono lunghe procedure di configurazione, limitando o rendendo impossibile il monitoraggio durante lo svolgimento di attività in movimento. L’e-tattoo, spiega lo studio, sfrutta invece elettrodi rivestiti in composito di poli, materiale adesivo e robusto, che permette un’acquisizione affidabile del segnale durante il movimento e «un circuito stampato flessibile alimentato a batteria per l’acquisizione e la trasmissione wireless dei dati».
Per testare il dispositivo, i ricercatori hanno sottoposto sei persone a esercizi di memoria di difficoltà crescente. I risultati? All’aumentare del carico mentale, i partecipanti hanno mostrato una maggiore attività nelle onde cerebrali theta e delta, segnalando una maggiore richiesta cognitiva, mentre l’attività alfa e beta è diminuita, mostrando un affaticamento mentale. I risultati suggeriscono che l’e-tattoo non solo rileva le varie attività del cervello, ma ne prevede anche l’affaticamento. È quindi in grado di comprendere quando la mente è in difficoltà e potrebbe eventualmente avvisare i soggetti dell’imminente stanchezza. Nanshu Lu, tra gli autori dello studio, spiega che «la tecnologia si sta sviluppando più velocemente dell’evoluzione umana» e che «la nostra capacità cerebrale non riesce a tenere il passo e può facilmente sovraccaricarsi».
Nonostante le promettenti capacità, il «tatuaggio elettronico» ha dei limiti: una sudorazione eccessiva potrebbe compromettere l’adesione e gli elettrodi utilizzati non sono compatibili con i capelli, limitandone l’utilizzo alle regioni prefrontali. Lo studio suggerisce che la ricerca futura potrebbe impiegare substrati più permeabili ai liquidi o più traspiranti e potrebbe inoltre integrare elettrodi ultrasottili o e-tattoo compatibili con i capelli per estendere l’area di copertura ad altre regioni cerebrali.
L’e-tattoo potrebbe essere rivoluzionario nei posti di lavoro, «ora abbiamo la capacità di monitorare l’affaticamento mentale» e non soltanto quello fisico, spiega Luis Sentis, tra gli autori dello studio. Non tutti vedono però questo cambiamento in modo positivo. Il professor Enrico Pozzi, per esempio, ha espresso le sue preoccupazioni al giornale italiano la Repubblica, affermando che nota in questa tecnologia «un indicatore pericoloso, la fine di soggetti sociali» e che questo cambiamento «fa parte dell’effetto di matematizzazione dei nostri corpi».