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«L'arte non fa finire le guerre ma può smuovere le coscienze»

Le riflessioni sul ruolo dell'arte nella società del pittore Pietro Geranzani, protagonista di una mostra al Rivellino di Locarno
Mattia Sacchi
06.09.2023 09:12

Un capolavoro come Guernica di Picasso può contribuire a fermare una guerra? È una delle riflessioni che si pone Pietro Geranzani. Il pittore, tra i più interessanti dell'attuale panorama italiano, ha spesso usato l'arte per denunciare gli orrori e la follia della guerra e del terrorismo, pur con la consapevolezza che non sarà in grado di offrire risposte. Tutt'al più domande, alcune delle quali potrebbero smuovere la coscienza di alcune persone. Ma l'arte rimane e rimarrà sempre necessaria: è da questo caposaldo che il 59.enne londinese offrirà la sua visione in una mostra al Rivellino, curata dal noto critico d'arte Angelo Crespi, dal 9 al 16 settembre.

Incontrato durante una sua performance tenutasi alla galleria d'arte locarnese durante i giorni del Locarno Film Festival, Pietro Geranzani è l'ospite di questa puntata di CdTalk.

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