Al via le operazioni di recupero del Bayesian

Sono cominciate ufficialmente oggi le operazioni di recupero del Bayesian, il veliero del tycoon britannico Mike Linch affondato nel giro di pochi minuti la notte del 19 agosto scorso davanti alla costa di Porticello, nel palermitano, durante un fortunale.
Il pontone galleggiante Hebo Lift 2 ha raggiunto nel pomeriggio la zona del naufragio per dare il via alle ispezioni subacquee preliminari. Si tratta di una struttura galleggiante multiuso, con 700 metri quadrati di spazio sul ponte e una gru di bordo, che dispone di un equipaggio di base ed è accompagnata da un rimorchiatore di supporto italiano.
La chiatta, giunta il 1° maggio scorso nel porto di Termini Imerese da Ortona, ha trascorso gli ultimi due giorni caricando attrezzature di recupero specifiche per il progetto, tra cui un veicolo subacqueo telecomandato e le relative apparecchiature. A bordo sono presenti sommozzatori esperti e altro personale specializzato. Circa 70 operatori mobilitati da tutta Europa per lavorare a questa complessa operazione di recupero, supportati da oltre una dozzina di altri esperti marittimi provenienti da diverse organizzazioni a terra.
La Hebo Lift 2, secondo il cronoprogramma della società Tmc Marine che sta coordinando le operazioni di recupero, sarà affiancata tra una settimana circa dalla "sorella" Hebo Lift 10, attraccata stamane nel porto di Termini Imerese. Il secondo pontone galleggiante da 5.695 tonnellate di stazza lorda è una delle gru marittime più potenti d'Europa. È arrivata questa mattina in anticipo da Rotterdam, nei Paesi Bassi, e sta completando l'assemblaggio delle attrezzature per il sollevamento pesante e il reclutamento degli altri esperti impegnati nel progetto di recupero del relitto che - secondo le previsioni - dovrebbe durare un mese.
Il Bayesian, un maxi yatch di 56 metri di lunghezza e 473 tonnellate di stazza lorda, costruito nei cantieri Perini di Viareggio, veniva considerato "inaffondabile". Il suo albero in alluminio di 75 metri, il secondo più alto al mondo, sarà tagliato per consentire di riportare più facilmente in superficie lo scafo che giace a 49 metri di profondità.
Il naufragio costò la vita a sette persone: oltre al magnate morirono annegati la figlia diciottenne Hannah, il presidente della Morgan Stanley International Jonathan Bloomer e la moglie Judy, il legale Chris Morvillo e la moglie Neda, e il cuoco di bordo Recaldo Thomas.
Dopo l'affondamento fu chiesta una sorveglianza rafforzata sul relitto, nel timore che dati sensibili custoditi nelle casseforti di Lynch potessero interessare governi stranieri. Secondo la Cnn, il fondatore dell'azienda di cybersicurezza Darktrace e proprietario del superyacht, sarebbe stato in possesso di informazioni altamente riservate legate ad alcuni servizi di intelligence occidentali contenute in due hard disk crittografati.
Dall'analisi dell'imbarcazione gli inquirenti si attendono risposte per sciogliere i tanti interrogativi legati al naufragio e cercare di stabilire se l'affondamento sia stato causato da una catena di errori umani, come ipotizzato inizialmente dalla Procura di Termini Imerese, o se vi siano altre possibili piste da seguire. Nel registro degli indagati, con l'accusa di omicidio colposo plurimo e naufragio colposo, sono finiti tre componenti dell'equipaggio: il comandante neozelandese James Cutfield, l'ufficiale di macchina Tim Parker Eaton e il marinaio Matthew Griffith che era di guardia in plancia la notte della tempesta.