Analisti russi contro il Cremlino: «La situazione al fronte non è come descritta da Mosca»

«Una vittoria russa sul campo di battaglia non è né imminente né inevitabile». Ad affermarlo, nella sua più recente analisi sullo stato della guerra in Ucraina, è il think tank americano Institute for the Study of War (ISW). Secondo il gruppo di ricerca, il Cremlino «continua a diffondere una falsa narrativa secondo cui il fronte ucraino e la stabilità politica del Paese sarebbero sull'orlo del collasso, nel tentativo di convincere l'Occidente ad accettare le richieste russe che la Russia non è in grado di garantire militarmente».
Lo stesso portavoce Dmitrij Peskov, intervenuto in un programma televisivo russo il 30 novembre, ha ribadito che la situazione dell’Ucraina “peggiora di giorno in giorno”, accusando inoltre il governo di Kiev di ostacolare i negoziati di pace. Dichiarazioni, queste, che secondo il think tank «si inseriscono in un più ampio sforzo cognitivo del Cremlino: creare un falso senso di urgenza e di resa inevitabile, così che Ucraina e Occidente siano spinti a concedere ciò che la Russia non riesce a ottenere sul campo».
La situazione al fronte, in realtà, è tutt'altro che decisa, e l'Ucraina lontana dalla disfatta. Un fatto, questo, sottolineato anche da osservatori tutt'altro che allineati con l'Occidente.
«Controproducente, anche per Mosca»
Solitamente perfettamente aderenti alla linea del Cremlino, questa volta i milblogger russi - analisti militari attivi su Telegram o altri canali - continuano a contraddire gli sforzi di Mosca per dipingere la vittoria russa in Ucraina come imminente o inevitabile, si legge nell'analisi dell'ISW. Un influente osservatore, in particolare, ha sottolineato come «la situazione tattica sul campo di battaglia» favorisca la Russia, «in particolare vicino a Hulyaipole», ma anche che «la copertura mediatica statale dei progressi russi sul campo di battaglia» stia assumendo ancora i contorni di «assurdità idiote, gioiose, rosee e autoindulgenti».
L'impressione generale è che la strategia usata da Peskov e altri funzionari, oltre che non riflettere la realtà, sia controproducente per gli stessi obiettivi russi. Lo stesso milblogger citato dall'ISW ha affermato che «le narrazioni di una vittoria russa imminente creano la falsa percezione a livello nazionale che la società russa non abbia più bisogno di sostenere con urgenza lo sforzo bellico contro l'Ucraina, un avversario competente che utilizza attrezzature e intelligence della NATO». Il blogger militare ha anche osservato che continuare lo sforzo bellico in Ucraina costerà alla Russia ulteriori risorse statali, in un contesto di crescente insoddisfazione sociale per l'introduzione di nuove tasse e l'aumento delle imposte nel 2026. Non solo: la Russia continua ad affrontare carenze di manodopera e l'attuale campagna di reclutamento di volontari, secondo lo stesso analista russo, «non sta generando un numero sufficiente di forze per smobilitare il personale russo che il Cremlino ha chiamato alle armi nel settembre 2022».
L'ISW, dal canto suo, continua a ritenere che, sebbene la situazione in alcuni settori specifici della linea del fronte sia grave per l'Ucraina - in particolare nelle direzioni di Pokrovsk e Hulyaipole - gli sforzi del Cremlino per presentare la vittoria della Russia in Ucraina come inevitabile «non corrispondono alla realtà del campo di battaglia», e in tal senso il think tank definisce «degno di nota» il fatto che la rappresentazione errata della situazione sul campo da parte del Cremlino fosse così lontana dalla realtà che importanti blogger militari favorevoli alla guerra e figure ultranazionaliste (citato, in particolare, Igor Girkin) si siano sentiti in dovere in queste ultime settimane di rilasciare le proprie dichiarazioni correttive.
La situazione a Pokrovsk
Nella sua analisi, l'ISW si sofferma sulla situazione a Pokrovsk. «Lo sforzo russo per conquistare Pokrovsk rimane prolungato e costoso, poiché le forze russe sono ottimizzate per la guerra di posizione e possono avanzare solo lentamente». Le forze del Cremlino «continuano ad avanzare lentamente e non sono riuscite a conquistare completamente Pokrovsk, nonostante occupino posizioni all'interno della città da oltre 120 giorni». L'osservatore militare ucraino Kostyantyn Mashovets ha riferito il 30 novembre che le forze ucraine hanno respinto le forze russe alla periferia meridionale di Rodynske, sottolineando come la guerra urbana all'interno di Pokrovsk stia indebolendo elementi della 51ª Armata interforze russa, costringendo il comando militare russo a impegnare elementi della 336ª Brigata di fanteria navale (Flotta del Baltico) e della 155ª Brigata di fanteria navale (Flotta del Pacifico) nelle aree vicine.
