Anche sui Mondiali di calcio in Qatar girano notizie false

Il 20 novembre 2022 sono cominciati i Mondiali di calcio maschile in Qatar, competizione che si concluderà con la finale del 18 dicembre.

Già prima del calcio di inizio non sono mancate polemiche e critiche su diversi aspetti dell’organizzazione, ma anche dell’ambiente in cui si svolge la manifestazione: come nel caso dell’iniziativa – bloccata sul nascere dalla Federazione internazionale del calcio, la FIFA – che invitava i giocatori ad indossare il simbolo della bandiera LGBTQ+ in segno di protesta verso le politiche repressive del governo qatariota in tema di diritti civili. Ha fatto poi discutere il divieto di vendere e consumare bevande alcoliche all’interno degli otto stadi che ospiteranno le competizioni, così come non sono mancate, nel corso delle prime partite, forme di protesta come quella della nazionale tedesca i cui giocatori hanno posato con una mano sopra la bocca durante la foto di rito in segno di protesta.

Gli episodi e le notizie appena riportati sono reali, ma sono anche stati il punto di partenza per la nascita e la diffusione di alcuni contenuti di disinformazione. Ecco quali.

Secondo alcuni utenti Facebook, in occasione della partita inaugurale del 20 novembre, Qatar-Ecuador, il capitano della nazionale del Qatar Hassan Al-Haydos avrebbe indossato al braccio una fascia con i colori della bandiera palestinese.

In realtà non è andata così: Al-Haydos aveva la fascia da capitano su cui era riportata la frase «Football Unites the World» (in italiano, «Il calcio unisce il mondo»), come previsto dalla FIFA. A confermarlo ci sono diverse immagini.

Per quanto il divieto di vendere o consumare birra all’interno degli stadi sia reale, non è però vera la foto di una lattina di birra camuffata da lattina di Coca-Cola che sarebbe stata scattata durante i Mondiali.

La foto risale al 7 giugno 2022, oltre cinque mesi prima dell’inizio della competizione. È stata originariamente condivisa da un account Twitter che pubblica contenuti ironici legati al Regno Unito. Lo stesso account ha poi ripubblicato il contenuto nel novembre 2022, dopo che la decisione della FIFA in merito al consumo di birra è stata resa ufficiale.

Insieme alla (reale) protesta della nazionale tedesca, si è diffusa online la notizia secondo cui ai giocatori sarebbe stato vietato l'atterraggio in Qatar perché volavano su un aereo che promuoveva i diritti LGBTQ+. In realtà, le cose sono andate diversamente.

I giocatori tedeschi si sono recati nel Sultanato dell’Oman, Stato vicino al Qatar, prima dell’inizio dei Mondiali per ultimare la propria preparazione. Il 14 novembre 2022 sono atterrati all’aeroporto di Muscat (Oman) a bordo di un volo Lufthansa, la compagnia aerea di bandiera tedesca. Il velivolo, come già successo in passato, è stato personalizzato per l’occasione. L’aereo era decorato con colori e disegni speciali (uomini e donne di origini diverse stretti in un abbraccio) e la scritta «Diversity wins» (in italiano, «La diversità vince»).

Per raggiungere il Qatar, la nazionale ha utilizzato un volo della compagnia Oman Air. La scelta non è legata ad alcun divieto di atterraggio imposto dal Paese, quanto piuttosto a motivi di sostenibilità: utilizzare un volo Lufthansa anche per il secondo spostamento avrebbe causato due lunghi viaggi di un aereo vuoto, dalla Germania al Sultanato dell’Oman per andare a prendere la squadra e dal Qatar alla Germania dopo averla portata alla manifestazione.

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