Guerra

Attacco ucraino a Sebastopoli, cosa sappiamo finora

In Crimea è stato attivato il sistema di difesa aerea – L'intelligence militare ucraina: «Tra i feriti ci sono anche generali russi»
Red. Online
23.09.2023 10:04

Almeno 9 persone sono state uccise e 16 sono rimaste ferite in seguito all'attacco dell'Ucraina contro il quartier generale della Flotta russa del Mar Nero a Sebastopoli, il 22 settembre. È quanto ha dichiarato il capo dell'intelligence militare ucraina Kyrylo Budanov a Voice of America. «Tra i feriti c'è il comandante del gruppo, il colonnello generale (Olexandr) Romanchuk, in condizioni molto gravi», ha aggiunto Budanov. «Il capo di Stato Maggiore, il tenente generale (Oleg) Tsekov, non è cosciente. Il numero dei feriti tra i militari regolari che non sono dipendenti del quartier generale è ancora in fase di determinazione. Si tratta del personale militare in servizio, di sicurezza e così via: (questi) non sono inclusi nella lista che ho annunciato».

Romanchuk è il comandante di un gruppo di forze russe nella regione di Zaporizhzhia ed è stato promosso al grado di colonnello generale nel 2023. Tsekov è il comandante della 200. brigata separata di fucili a motore, parte delle forze costiere della flotta settentrionale della Marina russa. Nella sua dichiarazione, Budanov non ha confermato la notizia diffusa venerdì della presunta morte del comandante della flotta russa nel Mar Nero, Viktor Sokolov. Ha aggiunto che è possibile che le persone morte o ferite siano più di quelle note all’esercito ucraino, dal momento che nella base si trovavano probabilmente anche persone che non erano dipendenti e che per questo sono più difficili da identificare.

Quindi, venerdì mattina un missile ucraino ha colpito la base della flotta russa nel porto di Sebastopoli, in Crimea. Sebastopoli è un importante porto sul Mar Nero, dove la Russia tiene ormeggiate molte delle sue navi militari utilizzate in questi mesi di guerra contro l’Ucraina. «Gli attacchi contro obiettivi militari nella Crimea occupata consentono non solo di distruggere le forniture, ma anche di disorganizzare il nemico, il che è importante per un'offensiva di successo», ha detto il generale di brigata Alexander Tarnavsky, comandante del gruppo di truppe strategico-operativo Tavria. Intervisto dalla CNN, ha aggiunto che «disorganizzare le forze nemiche distruggendo i centri di comando ai massimi livelli porta al caos sul campo di battaglia. Un comandante distrutto è un collegamento di comando distrutto e senza di lui non ci sono azioni coordinate». Secondo Tarnavsky, la Crimea è particolarmente importante su questo fronte, poiché qui si trova un'alta concentrazione di attrezzature militari russe.

È pure stato diffuso un video che mostrerebbe il momento esatto dell'arrivo di un missile sul quartier generale della flotta russa del Mar Nero. Il fumo che già fuoriesce dall'edificio sarebbe il segno evidente di un attacco con più di un ordigno. Il governatore di Sebastopoli, Mikhail Razvozhayev, ha avvertito che «un altro attacco è possibile» in Crimea. «Per favore non andate nel centro della città. Non lasciate gli edifici. Chiunque si trovi vicino al quartier generale della flotta, al suono della sirena, dirigetevi verso i rifugi», ha esortato. Il capo della Crimea, Serghei Aksenov, ha riferito che nei cieli della penisola sono stati abbattuti almeno altri 5 i missili. A Sebastopoli è infatti stato attivato il sistema di difesa aerea. Secondo quanto riferito da Razvozhaev, citato dalla Tass, il sistema «ha funzionato». «Detriti di missili sono caduti vicino al molo nella zona di Sukharnaya Balka», ha aggiunto, mentre le autorità dei Trasporti hanno decretato la sospensione del trasporto marittimo in città. 

Nel frattempo, il ministero della Difesa di Mosca ha rivendicato in una nota che in un raid a Kherson sono state distrutte armi di fabbricazione occidentale: «Le unità di artiglieria russe continuano a svolgere la loro missione di combattimento nell'ambito dell'operazione militare speciale, attaccando le postazioni di artiglieria delle forze armate ucraine, annientando le difese, eliminando i punti di comando e la potenza di  fuoco del nemico. Gli equipaggi Msta-B del gruppo da battaglia Dnepr hanno distrutto armi e attrezzature di fabbricazione occidentale dell'esercito ucraino con il fuoco di controbatteria nell'area di Kherson». Il ministero della Difesa ha aggiunto che «le forze russe hanno utilizzato munizioni ad alta precisione per causare il maggior danno possibile ai veicoli blindati e alle truppe del nemico».

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