Avdiivka è caduta, gli ucraini si ritirano dalla città simbolo
Il centro abitato di Avdiivka è un «vero inferno». Così, ieri, le autorità ucraine avevano informato con un messaggio su Telegram che «la terza brigata d'assalto» era stata «urgentemente ridispiegata» per rinforzare l'area. Oggi il generale Oleksandr Tarnavsky, comandante dei militari di Kiev in questa zona del Donbass, ha annunciato che l'esercito ucraino si è ritirato dalla città, sotto assedio da settimane da parte delle forze armate russe. «In conformità con l'ordine ricevuto, ci siamo ritirati da Avdiivka nelle posizioni preparate in anticipo», ha scritto su Telegram, aggiungendo: «Nella situazione in cui il nemico avanza camminando sui cadaveri dei suoi stessi soldati e dispone di dieci volte più proiettili, questa è l'unica decisione giusta».
Oleksandr Syrskyy, comandante delle forze armate ucraine, aveva preannunciato la decisione su Facebook: «Sulla base della situazione operativa che si è sviluppata attorno ad Avdiivka, al fine di evitare l'accerchiamento e per preservare la vita e la salute del personale militare, ho deciso di ritirare le nostre unità dalla città e passare alla difesa su linee più vantaggiose. I nostri soldati hanno svolto il loro dovere militare con dignità, hanno fatto tutto il possibile per distruggere le migliori unità militari russe e infliggere perdite significative al nemico».
Avdiivka era diventata il simbolo della resistenza delle forze di Kiev, mentre si avvicina il secondo anniversario dall'inizio dell'invasione lanciata da Mosca il 24 febbraio 2022. Era stata occupata per un breve periodo nel luglio 2014 dai separatisti filo-russi, ma era poi tornata sotto il controllo di Kiev, che l'aveva tenuta per tutto questo tempo nonostante la sua vicinanza a Donetsk, roccaforte separatista nell'Ucraina orientale. Il presidente Zelensky – che definiva la coraggiosa resistenza delle forze ucraine ad Avdiivka come «la forza di tutta l’Ucraina» – ieri aveva ammesso che a questo punto la città era perduta e occorreva mettere in salvo le vite dei soldati. La città, ora, rappresenta il progresso più significativo per la Russia dalla conquista di Bakhmut nel maggio 2023, dopo mesi di feroci combattimenti. Per Mosca si tratta di un'importante vittoria militare, soprattutto dal punto di vista simbolico, dopo le difficoltà incontrate negli ultimi mesi. Avdiivka, che prima contava circa 34.000 abitanti, è un cumulo di macerie. E la Russia spera che la sua presa renderà più difficile il bombardamento ucraino di Donetsk.
Adesso, assicurare che i russi non proseguano nella loro avanzata diventa una delle sfide più pressanti. Avdiivka è infatti considerata obiettivo chiave per la Russia, intenzionata ad assicurarsi il pieno controllo delle due province orientali del Donbass: Donetsk e Luhansk. Due tra le quattro regioni ucraine che la Russia afferma di avere annesso. La città potrebbe aprire ai russi un tratto di circa 50 km sulla linea del fronte e creare un passaggio da Donetsk ad altre città. Mykola Bielieskov, dell'Istituto nazionale per gli studi strategici, ritiene tuttavia che la presa di Avdiivka non sarà una vera e propria svolta a favore di Mosca, pur rendendo «la situazione più sostenibile nella Donetsk occupata». A conti fatti, la linea del fronte si è spostata di pochi chilometri.