Brainrot ma non solo: a Malpensa sequestrata merce contraffatta per oltre 3 milioni di euro

Oltre un milione e mezzo di figurine e giocattoli contraffatti. Per un valore totale di oltre 3 milioni di euro. È il bottino di un'operazione condotta nei giorni scorsi dai finanzieri del Comando provinciale della Guardia di Finanza di Varese e dai funzionari dell'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli all'aeroporto di Milano-Malpensa, scalo molto utilizzato anche dai passeggeri ticinesi. L'operazione, si legge in una nota, era evidentemente finalizzata al contrasto del fenomeno della contraffazione transazionale dei marchi.
In particolare, leggiamo, «le quotidiane attività di analisi dei flussi commerciali di merci in arrivo presso l'aeroporto hanno consentito di individuare diverse spedizioni di prodotti provenienti dalla Cina, per un peso complessivo superiore a 12 tonnellate, giunte sul territorio nazionale come merce in transito». Merce che, tramite successivo trasporto su gomma, «avrebbe avuto come destinazione sia il mercato nazionale sia quello dell’Unione Europea».
Dopo un’accurata ispezione doganale, «la merce è risultata costituita principalmente da set di figurine raffiguranti personaggi e frasi prive di senso generati mediante intelligenza artificiale, largamente diffusi tra i prodotti commerciali rivolti agli adolescenti, nonché da mini pupazzi da collezione in stile urban toy recanti marchi quali: "Skifidol italian brainrot", "Disney", "Pop Mart", "The Monster", "Biginto Energy Pop Mart", "Lovely Doll Pop Mart" e "Cocacola Pop Mart"».
Trattasi di prodotti entrati a pieno titolo nella cultura popolare italiana (e ticinese) e pubblicizzati da parte di noti influencer con milioni di visualizzazioni sui canali social, ribadisce la Guardia di Finanza, «ove procedono al "pack opening" delle bustine e scoprendo e commentandone in live il contenuto».
Le successive verifiche peritali hanno confermato la mancanza del requisito di originalità dei prodotti sequestrati. A seguito delle indagini sviluppate dai militari del Gruppo Malpensa e coordinate dalla Procura della Repubblica di Busto Arsizio, «è stato disposto il sequestro, finalizzato alla confisca e alla successiva distruzione, di 1.579.602 articoli contraffatti, del valore commerciale di 3.481.315 euro, nonché la denuncia a piede libero di un individuo di nazionalità cinese». Il reato contestato è quello di introduzione nello Stato e commercio di prodotti con segni falsi.