Luganese

Catastrofe viaria in via San Gottardo? Non stavolta

Trascorso senza particolari problemi il primo giorno con un tratto di via San Gottardo a senso unico
© CdT/ Chiara Zocchetti

Giugno è tempo di esami e il primo di questi, il cantiere per il nuovo tunnel Genzana lo ha superato quasi a pieni voti. Ma l’impressione è che l’esame vero e proprio dovrà sostenerlo a settembre, quando le automobili torneranno «in massa» sulle strade luganesi. Ad oggi però, il primo giorno del senso unico sul tratto di via San Gottardo tra il tunnel di Besso e l’incrocio Arizona a Massagno è trascorso senza intoppi. Il cantiere – ne avevamo riferito qualche settimana fa – durerà un anno e il debutto è stato incoraggiante. Complice un’estate alle porte (anche se non si direbbe, in questi giorni), il primo giorno non ha portato a grossi disagi. Certo, già dal mattino le varie «app» con le mappe del traffico in tempo reale segnalavano un bel rosso intenso lungo via San Gottardo in direzione della stazione FFS, ma tutto sommati i disagi sono stati relativamente pochi. Influisce anche il fatto che percorrere via San Gottardo in discesa per entrare in centro città è comunque poco attrattivo, visto che bisogna proseguire fino alla rotonda della stazione FFS in via Maraini per poi tornare indietro. Qualche piccolo intoppo potrebbe crearlo la decisione di sbarrare la corsia di preselezione che dal centro consentiva la svolta agevolata verso Massagno (ora si gira a destra direttamente all’incrocio), ma come detto l’impressione è che il banco di prova vero e proprio ci sarà a settembre, con la riapertura delle scuole, il rientro dalle vacanze e il conseguente aumento di traffico sulla A2 e sulle strade cittadine.

La difesa preventiva

Oltre agli automobilisti, tira un sospiro di sollievo anche la sindaca di Massagno Simona Rusconi. «La preoccupazione c’era e c’è ancora, ma devo dire che oggi, nonostante la giornata di pioggia, è andata bene. Per avere un’idea migliore, comunque, dovremo valutare l’impatto sul medio e lungo termine». Come «difesa preventiva», in particolare per limitare il traffico di attraversamento, il Comune nei giorni scorsi aveva introdotto il divieto di accesso – garantendo il passaggio ai residenti, ai clienti delle attività commerciali, ai servizi presenti nella zona e al servizio a domicilio – all’imbocco di via Ceresio, nella parte bassa di via Nosedo e all’ingresso di via Morena e via Dunant da via Lepori. Misure che potranno essere confermate anche dopo il cantiere del sottopasso? «Per ora sono legate a questi dodici mesi di lavori, poi valuteremo». Di lamentele, finora, queste decisioni non ne hanno generate. «Più che altro richieste di chiarimenti».

Segnaletica digitale lontana

Seppur in territorio di Massagno, il cantiere e le sue limitazioni hanno ovviamente un impatto anche sulla viabilità di Lugano. Karin Valenzano Rossi è sulla stessa frequenza di Simona Rusconi: per ora, tutto bene. «Il lunedì solitamente non è uno dei giorni più trafficati e non ci sono stati particolari problemi. C’era la segnaletica, c’erano gli agenti: si è cercato di fare il meglio possibile creando il minor impatto possibile». In attesa di situazioni più «allenanti», la municipale rinnova l’appello «a non attraversare inutilmente Lugano». Detta in altre parole: bisogna usare l’autostrada come circonvallazione della città, non viceversa. A questo proposito, resta sospesa l’opportunità di guidare meglio gli automobilisti con una segnaletica digitale e soprattutto intelligente. La Città ci aveva pensato, ma per ora non se ne fa niente. «Questi sistemi sono di solito abbastanza costosi - spiega Valenzano Rossi - e in un periodo di tagli come questo... Resta comunque una buona idea». Tanto che Palazzo civico sta valutando di applicarla almeno agli autosili, per dare agli utenti della strada indicazioni complete e aggiornate sui parcheggi disponibili in città, evitando inutili giri dell’oca.

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