Aviazione

Che cosa dovrà cedere Lufthansa pur di garantirsi ITA Airways?

I dubbi di Bruxelles sul dossier attanagliano il vettore tedesco, indeciso se proseguire o lasciar perdere secondo i beninformati: un altro caso, però, potrebbe mostrare la via
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Marcello Pelizzari
12.04.2024 17:45

Più o meno un mese fa, ci eravamo chiesti: e se saltassero le nozze annunciate fra Lufthansa e ITA Airways? La domanda, mentre scriviamo queste righe, rimane attuale. Anzi, attualissima. Al punto che il portale specializzato aeroTELEGRAPH, ricorrendo a un luogo comune, ora parla di un caffè sempre più amaro. Se non amarissimo e oramai imbevibile. Undici mesi fa, il vettore tedesco aveva presentato un piano dettagliato per «entrare» nella compagnia italiana, risorta dalle ceneri di Alitalia, con una quota iniziale del 41%. Una mossa che, una volta concretizzata, avrebbe permesso a Lufthansa di consolidare la propria leadership.

L'acquisizione, tuttavia, si sta trascinando. Dallo scorso gennaio, infatti, l'Autorità antitrust dell'Unione Europea sta esaminando il dossier. Le due compagnie e il Ministero italiano dell'Economia e delle Finanze, in qualità di venditore, non hanno saputo dissipare le preoccupazioni di Bruxelles. Che, senza usare giri di parole, intravede nella vendita di ITA a Lufthansa una strategia, da parte del vettore tedesco, per diventare ancora più dominante. Non a caso, Bruxelles ha chiesto misure correttive puntuali, concrete e, in taluni casi e per determinate rotte, drastiche. In un mercato già di per sé concentrato, ha spiegato l'Autorità, Lufthansa-con-ITA potrebbe avere effetti ancora più negativi sulla concorrenza.

Lufthansa e ITA, certo, non sono sole per certi versi. IAG, il colosso dei cieli nato dalla fusione di British Airways e Iberia, da tempo intende rilevare Air Europa. Controlla già, fra le altre, Aer Lingus e Vueling. La Commissione Europea, al riguardo, ha espresso e sollevato non poche preoccupazioni. Di qui la decisione, da parte di IAG, di scendere a un compromesso importante: «Abbiamo presentato all'Autorità europea per la concorrenza un pacchetto di misure correttive molto ambizioso» ha dichiarato recentemente al Pais l'amministratore delegato Luis Gallego. Ovvero? «Siamo pronti a cedere l'equivalente del 40% dei voli operati da Air Europa nel 2023 ad altre compagnie aeree». E per altre si intendono compagnie non controllate da IAG. La concorrenza. IAG, di fatto, tramite il suo massimo dirigente ha promesso che non ci sarà una sola rotta su cui Iberia e Air Europa voleranno da sole. Al contrario, «ci sarà sempre un concorrente».

È verosimile pensare che, se davvero Lufthansa e ITA vogliono andare fino in fondo, l'esempio di IAG tornerà utile (in un caso come nell'altro) ai dirigenti tedeschi. Bruxelles ha individuato non poche aree sensibili circa il dossier presentato. Lufthansa, fra le altre cose, diventerebbe troppo dominante nei collegamenti fra l'Italia e l'Europa centrale. Ma si creerebbero effetti dannosi per la concorrenza anche sui voli fra l'Italia e il Nordamerica, fra l'Italia e l'India nonché fra l'Italia e il Giappone. Per tacere di Milano-Linate, aeroporto che in caso di ingresso di Lufthansa in ITA comincerebbe, davvero, a parlare tedesco. Il punto, ora, è capire se Lufthansa sarà disposta a un sacrificio simil IAG pur di accaparrarsi ITA. Le scommesse, in questo senso, sono aperte.

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