Lugano

Da Palazzo civico alla Playstation: ecco il progetto Spartacus

Una società luganese sta creando un videogioco sui gladiatori che avrà anche un museo interattivo – Il promotore Alessandro Serra: «Stiamo per finire la demo»
© Digital z3n3d
Giuliano Gasperi
17.04.2023 06:00

Se ne sta sempre lì, tra le colonne all’entrata di Palazzo civico, come se ne fosse il guardiano. Il suo sguardo battagliero e i suoi muscoli tesi, scolpiti dalla maestria di Vincenzo Vela a metà dell’Ottocento, sono un messaggio di forza che attraversa i secoli. Ora, lo Spartacus sta per diventare protagonista di un’altra creazione ticinese: un videogioco.

Nello spirito del tempo

Il mito dei gladiatori dell’antica Roma, il coraggio di un uomo che ha guidato una rivolta di schiavi sfidando l’imperatore. Se vi tornano in mente i dialoghi del film di Ridley Scott con Russel Crowe – «ciò che facciamo in vita, riecheggia per l’eternità» – siete sulla strada giusta. Del resto le vicende di Massimo Decimo Meridio hanno diversi punti in comune con quelle di Spartaco. Storie, le loro, che hanno ispirato Alessandro Serra. Fondatore insieme a Florence Spitzer della Digital z3n3d, società luganese specializzata nella comunicazione con tecnologie innovative come gli ologrammi, il giovane luganese ha combinato due sue passioni, il mondo digitale e l’archeologia, nella progettazione di un videogame sui gladiatori arricchito da un museo interattivo, per calarsi ancora di più nello spirito di quel tempo.

Quelli della scacchiera

È nato tutto durante la pandemia, quando la Digital z3n3d, proprio a causa delle regole contro il coronavirus, aveva dovuto mettere in stand by un altro suo progetto: quello di una scacchiera digitale in centro città, di cui avevamo dato notizia su queste colonne. «Quello rimane comunque un sogno nel cassetto che speriamo di poter realizzare in futuro» spiega Alessandro, CEO dell’azienda. «Intanto abbiamo deciso di intraprendere un nuovo cammino. Il progetto Spartacus, che portiamo avanti in collaborazione con gli esperti del Gruppo Storico Romano e della Proloco Spartacus, si divide in due parti. La prima riguarda un videogioco, Spartacus Blood Arena, che stiamo sviluppando per EpicGames, Steam, Playstation e Xbox e che permetterà al giocatore, grazie alle sue tecnologie, di rivivere l’esperienza dei gladiatori nell’arena. La seconda consiste invece in uno spazio digitale interattivo che consentirà di scoprire la realtà archeologica alla base del videogame, con informazioni specifiche sulle varie opere che saranno presenti».

Verso la città eterna

Un appuntamento importante per il progetto Spartacus è quello in programma dal 21 al 24 aprile a Roma, dove in occasione del Natale romano si riuniranno gruppi storici provenienti da tutta Europa. Per Alessandro e la sua squadra, di cui fanno parte diversi tecnici ma anche esperti di storia, fra cui l’archeologa di Mendrisio Ilaria Verga, sarà l’occasione di ricevere una serie di oggetti antichi che, dopo essere stati scansionati tramite la fotogrammetria, potranno essere inseriti nel videogioco e nel museo virtuale. Inoltre il team cercherà di coinvolgere nel progetto nuovi gruppi storici specializzati in gladiatori.

Scoperta per caso

Ma quando si potrà giocare a Spartacus Blood Arena? Ci sono ancora dei passi da compiere. Il team di Alessandro ha quasi finito di realizzare una demo, cioè una versione parziale (ma comunque già molto vicina a quella finale) da presentare per ottenere i finanziamenti necessari a portare a termine il progetto. «Mi piacerebbe anche portare i gladiatori in piazza della Riforma organizzando uno spettacolo» s’immagina Alessandro. Sarebbe un bell’omaggio allo Spartacus di Palazzo civico. «Pensi che non sapevo di quella statua: l’ho scoperta dopo i primi due mesi di produzione del gioco» ammette il promotore. «L’ho preso come un segno che stavo facendo bene».

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