Da vintage a efficiente, il Municipio pronto al rinnovo

Lunga vita al palazzo comunale. È un coro quasi unanime quello che si è alzato dai banchi del Consiglio comunale di Mendrisio questa sera. Un coro che ha decretato l’approvazione del messaggio da poco più di 3,5 milioni di franchi che consentirà di risanare l’edificio costruito nel 1906 e che nel corso degli anni ha accolto un po’ tutti i mendrisiensi. È infatti stato sede delle elementari, della polizia comunale, delle aziende industriali locali, della Giudicatura di Pace, oltre che dell’amministrazione comunale, come ha ricordato Cristina Marazzi Savoldelli (L’Alternativa).
«È un bene culturale di importanza locale, ma oggi la vita utile di diversi elementi costruttivi giunge a fine ciclo», ha riassunto il relatore del rapporto della Gestione Roberto Pellegrini (UDC-UDF), il quale ha anche invitato a non ridurre il numero di posteggi nel comparto in futuro. «Chiediamo di preservare tutta la sostanza storica», è invece l’invito espresso da Antonia Bremer (a nome del collega della Lista Civica Tiziano Fontana).
Perplesso invece il gruppo Lega: «È tutto veramente necessario? Non si potrebbe tagliare qualche costo?», ha detto Lorenzo Rusconi, riallacciandosi anche al costo previsto per il concorso di progettazione e al premio riservato al vincitore. Per capire queste parole riavvolgiamo brevemente il nastro. L’investimento accolto consentirà di mettere in atto le prime due fasi (di cinque) della rinascita di tutto il comparto, compreso lo stabile che potrebbe ospitare le AIM. La priorità ad oggi sono gli interventi urgenti.
Opere urgenti
Quali sono questi interventi urgenti? La sostituzione dei serramenti, il risanamento dei lucernari, l’adeguamento dell’impianto antincendio, l’introduzione di un vettore energetico transitorio (il pellet) e l’organizzazione di un concorso d’architettura per la rinascita dell’intero comparto, più la rispettiva progettazione di massima. «Per quello che riguarda il costo del concorso, che è alto - ha spiegato la municipale Francesca Luisoni prima del voto e in risposta alla Lega -, è perché il concorso non va a lavorare solo sul questo stabile, ma anche sugli spazi esterni, con la possibile riduzione dei posteggi (ma alzando l’autosilo), e immaginando anche un collegamento tra le due parti del comparto, ipoteticamente una passerella». Parole che però non hanno fugato tutti i dubbi, con parte del gruppo Lega che ha respinto il messaggio: 3 i voti contrari, 2 le astensioni, 46 i sì giunti dalla sala.
Voti unanimi
Nel corso della seduta sono altresì stati accolti due investimenti per mantenere gli strumenti digitali della Città al passo con i tempi. Il primo è un credito quadro di 1,5 milioni di franchi per il rinnovo della struttura informatica (per il periodo 2026-2030): server farm, backup, cybersicurezza, ma anche lavagne interattive multimediali per tutte le aule delle scuole comunali. Il secondo credito quadro di 600.000 franchi mira all’aggiornamento delle postazioni di lavoro per lo stesso periodo: sostituzione dei computer fissi ogni 5 anni, dei notebook ogni 3-4 anni, standardizzazione delle configurazioni, formazione del personale. «Riconosciamo la necessità di mantenere aggiornata l’infrastruttura informatica, garantendo continuità di servizio e sicurezza», ha sottolineato il relatore del rapporto della Gestione Daniele Raffa (Il Centro), lodando anche la scelta di standardizzare i dispositivi per ridurre i costi di manutenzione e l’attenzione posta alla formazione del personale. I due messaggi sono stati accolti all’unanimità, ma con l’invito giunto dalla sala (soprattutto dalle fila del PLR, da parte di Martina Arizanov) di non perdere il metaforico treno con l’intelligenza artificiale. Treno che il sindaco Samuele Cavadini ha assicurato di non avere intenzione di mancare.
Torniamo rapidamente all’inizio della seduta. Perché la serata è iniziata con una sostituzione. Quella del consigliere comunale dimissionario Luca Pestelacci, che ha lasciato il posto tra le fila del PLR ad Alberto Meroni.
