Stati Uniti

Dakota Access Pipeline, Greenpeace condannata a pagare centinaia di milioni di dollari

Una giuria del North Dakota ha ritenuto Greenpeace responsabile per centinaia di milioni di dollari di danni in un caso intentato da un gestore di oleodotti statunitense che ha accusato il gruppo di aver orchestrato una campagna di violenza e diffamazione
©David Goldman
Ansa
19.03.2025 22:23

Una giuria del North Dakota ha ritenuto Greenpeace responsabile per centinaia di milioni di dollari di danni in un caso intentato da un gestore di oleodotti statunitense che ha accusato il gruppo di aver orchestrato una campagna di violenza e diffamazione. Lo riporta l'Associated Press.

Al centro del caso c'è l'oleodotto Dakota Access, dove quasi un decennio fa la tribù Sioux di Standing Rock ha guidato una delle più grandi proteste anti-combustibili fossili nella storia degli Stati Uniti. La causa ha accusato Greenpeace International, Greenpeace USA e il braccio finanziario Greenpeace Fund Inc. di diffamazione, violazione di domicilio, cospirazione civile e altri reati. L'avvocata dell'organizzazione ha annunciato un ricorso. «La lotta non è finita», ha detto Deepa Padmanabha aggiungendo che il lavoro di Greenpeace «non si fermerà mai».