L'idea

E se per finanziare l'esercito venisse alzata a 66 anni l'età di pensionamento?

È quanto propone Avenir Suisse – Secondo il think tank i costi legati all'AVS si ridurrebbero così di due miliardi di franchi all'anno e il conseguente risparmio potrebbe essere investito nelle forze armate
© Keystone
Red. Online
13.12.2025 10:30

E se per finanziare l'esercito svizzero venisse alzata a 66 anni l'età di pensionamento? No, non è una boutade, bensì l'idea avanzata dal think tank Avenir Suisse. Una proposta, questa, che sicuramente farà storcere il naso a molti. Vediamo allora di capire il ragionamento alla base del progetto.

Come ormai noto da tempo, l'esercito ha bisogno di maggiori fondi per aggiornare i sistemi d'armamento in quanto, allo stato attuale, non è in grado di difendere il Paese. A lanciare l'allarme era stato il capo uscente delle forze armate svizzere: Thomas Süssli.

In questo senso, è vero che il Parlamento ha deciso di aumentare il budget a disposizione dell'esercito –che passerà dai 6,3 miliardi di oggi a 10 miliardi entro il 2032 – ma non è ancora chiaro da dove arriveranno questi soldi. Allo stato attuale, spiega infatti il Blick, l'aumento non è ancora garantito finanziariamente e il Consiglio federale sta valutando se siano necessari mezzi supplementari.

Di fronte a questa situazione, dunque, come muoversi? Il «ministro» della Difesa Martin Pfister auspica, per esempio, un aumento dell'IVA di circa 0.5 punti percentuali. La mossa porterebbe nelle casse della Confederazione quasi 1,75 miliardi.

La proposta di Pfister non è comunque l'unica. Come spiega la Neue Zürcher Zeitung anche il think tank Avenir Suisse ha avanzato un'idea: innalzare l'età di pensionamento. Il ragionamento alla base è semplice: il gruppo di riflessione ritiene che nell'attuale contesto geo-politico caratterizzato da tensioni a livello mondiale, le persone troppo in là con l'età per prestare servizio militare possano comunque rendere servizio alla società spostando il pensionamento. Nel dettaglio, la proposta di Avenir Suisse prevede che le persone lascino definitivamente il mondo del lavoro almeno un anno più tardi, cioè a 66 anni.

Con questa mossa, ritiene il think tank, i costi legati all'AVS si ridurrebbero di due miliardi di franchi all'anno. Il conseguente risparmio potrebbe così essere investito nell'esercito. Per giustificare la proposta, Avenir Suisse sottolinea che negli ultimi decenni somme sempre più importanti sono state trasferite dalla difesa nazionale allo Stato sociale e le maggiori beneficiari di questo trasferimento sono state soprattutto le persone in là con l'età.

A questo punto si potrà però obiettare che gli uomini prossimi alla pensione hanno già fornito il loro contributo alla difesa nazionale prestando, a loro tempo, servizio militare. Secondo Avenir Suisse, tuttavia, l'evoluzione della situazione mondiale pone la Svizzera di fronte a sfide maggiori. Il think tank sottolinea altresì come la sua idea permetterebbe di raggiungere una maggiore equità sociale in quanto oggigiorno i giovani, sempre meno numerosi, sono confrontati con spese sociali in crescita. Se a ciò si aggiunge che sono anche coloro che attualmente si assumono l'onere della difesa nazionale prestando servizio militare o pagando la tassa d'esenzione, il dado è presto tratto a detta di Avenir Suisse.

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