La scoperta

Ecco Lala Lallia, la duna con più di dodicimila anni

La struttura di sabbia si trova nell'est del Marocco, nel deserto del Sahara e si sposta di 50 centimetri verso ovest ogni anno – A studiarla e a portarne alla luce i misteri sono stati i geologi britannici Charles Bristow e Geoff Duller
© Charlie Bristow
Red. Online
04.03.2024 21:00

È alta 100 metri, larga 700, si sposta di 50 centimetri in dodici mesi e ha più di 12.000 anni: stiamo parlando di Lala Lallia, una duna situata nell'est del Marocco, nel deserto del Sahara. A studiarla e a portarne alla luce i segreti sono stati i geologi britannici Charles Bristow dell’Università Birkbeck e Geoff Duller dell’Università di Aberystwyth che hanno pubblicato i risultati della propria ricerca su Scientific Reports. È la prima volta che degli scienziati studiano l'età di una duna e, secondo i due ricercatori, capire la storia geologica di formazioni sabbiose come Lala Lallia può favorire una migliore comprensione del clima che c'era sulla Terra migliaia di anni fa.

Lala Lallia – che precisamente sorge nella zona di Erg Chebbi, vicino al confine con l’Algeria – non è una duna comune, bensì una duna a stella, o duna piramidale. La particolarità di queste formazioni è che possiedono tre o più creste che partono dal punto più alto e si allungano in direzioni diverse. Tali dune sono le più alte che si formano sulla Terra e si sviluppano in zone in cui i venti soffiano in direzioni diverse.

Le dune a stella non sono comunque un fenomeno esclusivamente terrestre: formazioni di questo genere si trovano infatti su Marte o su Titano, una delle lune di Saturno.

Secondo Bristow e Duller, l'analisi di dune quali Lala Lallia permette di ricostruirne le modalità di formazione e riconoscere le tracce di antiche strutture analoghe negli strati di roccia che si studiano per capire la storia geologica del pianeta.

Per effettuare la propria ricerca, Bristow e Duller hanno impiegato un georadar per lo studio della struttura interna di Lala Lallia, mentre per stimarne l'età si sono avvalsi della datazione a luminescenza, una tecnica che permette di determinare l’ultima volta che delle rocce sono state esposte alla luce solare.

In base alle analisi effettuate dai due geologi, risulta che i campioni più antichi prelevati da Lala Lallia, quelli che si trovano alla base della duna, hanno un'età compresa tra 12.750 e 14.000 anni. Dopo la formazione iniziale, osservano Bristow e Duller analizzando gli strati più superficiali della duna, per 8.000 anni non è più cresciuta. Difficile spiegare le ragioni di tale arresto. Tra le ipotesi paventate dalla coppia di ricercatori vi è una mutazione nel modo in cui, in quel lasso di tempo, soffiavano i venti. Questa mutazione, a sua volta, potrebbe essere stata determinata da più ampi fenomeni climatici dipendenti dall’oceano Atlantico.

Negli ultimi 900 anni, invece, Lala Lallia ha ripreso a crescere. È proprio in questo periodo che la maggior parte dei 100 metri di altezza della duna si è accumulata.