L'anniversario

Il Bitcoin ha compiuto 15 anni

Era il 31 ottobre del 2008 quando Satoshi Nakamoto pubblicava quella che è considerata la 'Bibbia' della criptovaluta, ovvero il 'white paper' che ne gettava le fondamenta
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Ats
01.11.2023 16:49

Il Bitcoin ha compiuto 15 anni. Era il 31 ottobre del 2008 quando Satoshi Nakamoto pubblicava quella che è considerata la 'Bibbia' della criptovaluta, ovvero il 'white paper' che ne gettava le fondamenta.

Da allora, e a dispetto delle previsioni, il Bitcoin è divenuto nel bene e nel male un fenomeno globale che ha aperto la strada ad altre valute digitali, e creato un mercato da oltre 1.300 miliardi di dollari.

Sulle sue origini il mistero comunque continua ad aleggiare soprattutto sulla figura di Nakamoto, pseudonimo dietro il quale si cela un personaggio misterioso che da anni affascina il web. Nel suo 'Bitcoin: A Peer-to-Peer Electronic Cash System' del 2008 dettava le linee guida del Bitcoin, parola che compariva solo due volte nelle nove pagine del documento, introduceva al grande pubblico il concetto del blockchain.

Prima di essere considerato importante come la 'Magna Carta' - «poesia» come lo ha descritto il fondatore di Twitter Jack Dorsey -, il documento è stato aspramente criticato soprattutto per l'eccessivo ammontare di elettricità che serviva per produrre un Bitcoin e per i suoi attesi effetti inflazionistici.

Ma il 'white paper' arrivava dopo il collasso di Lehman Brother e nel mezzo della crisi finanziaria che ha incrinato il rapporto fra i clienti e il tradizionale sistema bancario, destando dunque molto interesse perché offriva un'alternativa. La visione di Nakamoto era chiara: creare una valuta libera dalle catene dei governi, e quindi immune alle censure e senza confini.

Il Bitcoin da allora ne ha fatta di strada. Un percorso comunque accidentato e, ancora adesso, non convince molti. Ai sostenitori che lo ritengono un 'bene sicuro' come l'oro di fronte alle incertezze economiche, si contrappongono aspre critiche.

La criptovaluta è infatti accusata di favorire il riciclaggio di denaro e le frodi alla luce del Far West che regna nel settore, quasi privo di regole. L'ultimo caso eclatante che ha scosso il Bitcoin è quello del crollo della piattaforma di scambio di criptovalute Ftx e del suo fondatore Sam Bankman-Fried.

Considerato a lungo come il volto buono del settore, Mr. Ftx era divenuto il punto di riferimento di Washington, colui a cui rivolgersi per capire e delineare le regole del settore. Ma nei mesi scorsi c'è stato il collasso di Ftx e Bankman-Fried è a processo per frode e rischia fino a 100 anni di carcere.