Piazza Finanziaria

Le criptovalute e gli asset digitali non spaventano ONE swiss bank

Il gruppo ginevrino, presente con una sede anche a Lugano, guarda con interesse al Plan B del Municipio
Stefano Leonelli, responsabile di ONE swiss bank a Lugano
Generoso Chiaradonna
16.02.2023 19:00

«Il ritorno all’utile - in un anno difficile per i mercati finanziari - è certamente una buona notizia che conferma la bontà del nostro modello di business». A parlare è Stefano Leonelli (nella foto, ndr), direttore della sede luganese di ONE swiss bank, società ginevrina frutto della fusione tra la Banca Arner, GS Banque e Banque Profil de Gestion. Il gruppo ha sede a Ginevra, ma offre i suoi servizi di consulenza e di gestione patrimoniale oltre che in Ticino, anche a Zurigo e Dubai.

Ricordiamo che l’esercizio 2022 si è chiuso con un utile al lordo di interessi, imposte, svalutazioni e ammortamenti (EBITDA) pari a 5,3 milioni di franchi, di cui 4 milioni nella seconda metà del 2022.

«Gli ultimi quattro anni sono stati un percorso non facile, ma tutto il lavoro di crescita, di miglioramento dell’efficienza, di riduzione dei costi sta dando i suoi frutti», commenta Leonelli.

Questo a livello di gruppo. Come si posiziona invece la sede di Lugano in questo processo? «Sulla piazza finanziaria luganese abbiamo una tradizione consolidata nella gestione classica di patrimoni», ci spiega Leonelli che precisa: «A dimostrazione della buona direzione intrapresa, la nostra sede ha chiuso l’anno con una raccolta positiva. Le masse della clientela Wealth Management, per esempio, sono aumentate del 10% e questo malgrado la forte correzione dei mercati nei primi nove mesi dell’anno».

A Lugano ONE swiss bank non ha però solo una sede di consulenza. «Alcune funzioni a livello di Gruppo sono state centralizzate in Ticino. La sala mercati, per esempio, e la tesoreria sono gestite da Lugano», chiarisce Leonelli.

La piazza finanziaria luganese negli ultimi anni si è però rimpicciolita anche a seguito di una serie di ristrutturazioni e fusioni. Gli attori insomma sono di meno e il mercato di riferimento – quello italiano – pone degli ostacoli all’accesso per le banche svizzere. «Questo è vero», risponde il dirigente di ONE swiss bank. «Il mercato del nord Italia è ora più complicato, ma le regole attuali non ci impediscono di servire la clientela storica acquisita negli anni scorsi. Nel frattempo, abbiamo diversificato puntando su altri mercati. Da un anno, infatti, siamo presenti a Dubai».

Ma non solo, anche quello della finanza digitale è un mondo che frequentate e come istituto bancario non ignorate. «Rimaniamo focalizzati sulle esigenze della clientela privata tradizionale, ma offriamo anche servizi dedicati agli asset digitali e alle criptovalute», specifica Leonelli. «Guardiamo con interesse al Plan B della Città di Lugano. Oltre ai servizi di custodia di beni digitali che stiamo per lanciare, ci rivolgiamo anche alle persone fisiche (imprenditori e investitori) che operano nel campo della tecnologia blockchain. La riteniamo una clientela, ancorché di nicchia, interessante da acquisire».

E per quanto riguarda la compliance? «Ovviamente i criteri relativi alla conoscenza del cliente sono rigorosi per tutte le relazioni aperte da noi. Lo sono ancora di più per questa clientela attiva nelle criptovalute. Per questa ragione, ONE swiss bank dispone di personale addetto alla compliance che conosce la tecnologia blockchain, conclude Leonelli.

In questo articolo: