Svizzera

Le PMI guardano al futuro con preoccupazione

L'Unione svizzera delle arti e mestieri (Usam) prevede un peggioramento o stagnazione della situazione economica nei prossimi dodici mesi
© CdT/ Chiara Zocchetti
Ats
04.11.2025 11:28

L'Unione svizzera delle arti e mestieri (Usam) prevede un peggioramento o stagnazione della situazione economica delle piccole e medie imprese (PMI) per i prossimi dodici mesi.

Sulla base di un sondaggio condotto presso le sezioni cantonali dell'Usam, il 52% di queste prevede un deterioramento della situazione economica per le PMI, mentre il 42% prevede una stagnazione, è stato indicato, sottolineando che nessuna sezione cantonale conta su un miglioramento della situazione economica. Pertanto le PMI sono «ancora più preoccupate di prima», è stato sottolineato oggi da rappresentanti dell'Usam in occasione di una conferenza stampa a Berna.

La burocrazia, la carenza di personale qualificato e la pianificazione territoriale sempre più restrittiva sono elementi che pesano particolarmente sullo sviluppo delle PMI, è stato indicato. Un'altra preoccupazione per il settore è la mancanza di nuove leve.

Per alleviare le difficoltà legate alla burocrazia, il direttore dell'Usam Urs Furrer ha raccomandato adeguamenti in tre settori: il rafforzamento della produttività, la riduzione del ruolo dello Stato e l'apertura di nuovi mercati.

Da parte sua il vicepresidente dell'Usam Pierre Daniel Senn ha affermato che attualmente il numero di professionisti che lasciano il mercato del lavoro è superiore a quello di coloro che vi entrano. La situazione non migliorerà con il pensionamento dei baby boomer, ha puntualizzato.

Diventa anche sempre più difficile trovare terreni per le imprese, ha aggiunto Senn. Ciò rappresenta un vero e proprio freno, in particolare nei Cantoni periferici come i Grigioni.

Per quanto riguarda il commercio estero della Svizzera, Furrer ha sottolineato l'importanza della diversificazione. Ha chiesto un aggiornamento degli accordi di libero scambio esistenti e la conclusione di nuovi accordi con l'AELS. L'accesso al mercato che ne risulterà dovrà tuttavia essere adattato alle PMI.

L'Usam ha inoltre espresso la sua opposizione nei confronti dell'Iniziativa Servizio civico e quella per il futuro sulle quali il popolo è chiamato a esprimersi il 30 novembre.

«Abbiamo già un sistema di volontariato che funziona molto bene», ha affermato Senn in merito all'iniziativa che prevede che tutti i giovani, indipendentemente dal sesso, prestino un servizio a beneficio della collettività e dell'ambiente. Furrer ha aggiunto che non era «necessaria».

Secondo l'Usam, aumenterebbe le difficoltà delle PMI, proprio come l'iniziativa per il futuro, che vuole tassare al 50% le successioni e le donazioni a partire da 50 milioni di franchi. «Questa economia ecologica imposta dallo Stato, che ci dice cosa si deve pensare, è molto demotivante», ha affermato Senn, aggiungendo che un'imposta che colpisce solo una piccola parte della popolazione, ovvero i più ricchi, non è la soluzione giusta.