Economia

L'orologeria svizzera sorride: esportazioni in aumento grazie a Stati Uniti e Hong Kong

Le esportazioni si sono attestate a 1,8 miliardi di franchi, importo in progressione dello 0,8% rispetto allo stesso mese dell'anno scorso
© KEYSTONE / GAETAN BALLY
Ats
19.09.2023 09:54

Dopo la flessione di luglio le vendite di orologi svizzeri all'estero sono tornate ad aumentare in agosto, confermando una tendenza che ha interessato l'intero export elvetico: stando ai dati diffusi oggi dalla Federazione dell'industria orologiera (FH) le esportazioni si sono attestate a 1,8 miliardi di franchi, importo in progressione dello 0,8% rispetto allo stesso mese dell'anno scorso.

L'espansione si spiega con l'andamento positivo di Stati Uniti (+13,5% a 298 milioni), principale sbocco del made in Switzerland, nonché di Hong Kong (+29,0% a 146 milioni), Regno Unito (+21,5% a 137 milioni), Giappone (+8,7% a 125 milioni) e Singapore (+3,5% a 111 milioni). È per contro risultata in forte calo - per il secondo mese consecutivo - la Cina (-27,3% a 190 milioni)

Con accenti diversi si presenta l'andamento delle esportazioni in relazione ai segmenti di prezzo. Gli orologi di meno di 200 franchi hanno mostrato un incremento dell'11,6% in termini di valore, la gamma 200-500 una contrazione dello 0,5%, il comparto 500-3000 segna -3,6% mentre per la fascia oltre 3000 franchi si osserva un +5,1%.

«La crescita delle esportazioni di orologi svizzeri è ripresa in agosto, anche se a un ritmo più moderato rispetto alla prima metà dell'anno», commenta FH. «Questo sviluppo conferma la normalizzazione della progressione prevista per la seconda metà dell'anno, che dovrebbe portare il settore a un aumento comunque significativo rispetto al 2022».