Metalcostruzioni e vetro, pesano congiuntura, minori appalti e il caro materiali

Il settore delle metalcostruzioni e del vetro è confrontato con difficoltà congiunturali comuni e con problemi specifici. L’analisi è venuta in occasione della presentazione del nuovo numero della rivista Metall Glass 2025, da parte di Fabio Cameroni e Cristina Resmi, rispettivamente Presidente e Direttore di AM Suisse Ticino, presso la sede dell’associazione a Gordola. Le aziende subiscono la contrazione del mercato immobiliare privato e la diminuzione di circa il 50% degli appalti pubblici. Pur se qualche opera importante è stata impostata o si trova in fase di attuazione, vi sono imprese ticinesi che, a causa delle ridotte dimensioni, non possono parteciparvi. Cameroni ha anche considerato le difficoltà nel reperimento di mano d’opera specializzata, nonostante l’intensa opera di formazione che AM Suisse Ticino svolge a tutti i livelli, dall’apprendistato alle qualifiche superiori. Anche le nuove tecnologie, quali la saldatura laser, richiedono prudenza, così come l’impatto dell’intelligenza artificiale, in particolare sulle piccole e medie aziende.
A livello economico il prezzo prefissato per molti lavori, a fronte degli incrementi di materie prime, costi energetici e logistici, comporta una riduzione dei margini spesso insostenibile, anche perché gli operatori del comparto, quali artigiani, non beneficiano dei sussidi della Confederazione, e neppure delle indennità per lavoro ridotto. Anche le catene di fornitura creano problemi, non solo per le consegne ritardate. Acciaio ed alluminio sono di provenienza essenzialmente cinese ed in Svizzera è praticamente assente quella del vetro, rendendo il comparto vulnerabile ed in balia delle oscillazioni dei mercati che, dalla fase post-Covid, hanno fatto registrare una elevata crescita ed una marcata volatilità.
Tuttavia le realizzazioni di eccellenza degli associati AM Ticino, frutto di impiego di materiali speciali, soluzioni tecnologiche, progettuali e di design innovative non mancano: dal semisvincolo autostradale di Bellinzona al rifacimento del complesso della Stazione FFS di Lugano, che le ha ridonato una nuova vita, non solo sul piano estetico; dalla ristrutturazione dello storico Comparto Fornaci di Riva San Vitale, in cui il metallo “invecchiato” si fonde armonicamente con la pietra viva, alla nuova Banca Raiffeisen di Savosa, fino alle molte avveniristiche soluzioni che la combinazione di acciaio, ferro ed alluminio, spesso con il contributo di vetro e legno, e soprattutto della creatività e della competenza di imprenditori, architetti e ingegneri ticinesi, hanno consentito in ambito residenziale e estetico, raggiungendo anche Zurigo e Monaco di Baviera. In occasione dell’incontro è stata anche ricordata l’iniziativa Ticino Skills che AM promuove fra i giovani impegnati nelle diverse professioni del settore, con sfide e premiazioni a livello regionale e finali a livello federale, che hanno visto spesso i concorrenti ticinesi in posizione di vertice.