Acquisizione

Riri nell'orbita di Oerlikon: «In Ticino ci sono realtà innovative e leader di mercato»

Stefano Modenini analizza il passaggio di mano che riguarda l'azienda con sede a Mendrisio: «Salutiamo positivamente il fatto che un importante gruppo svizzero acquisisca un'impresa ticinese»
© CdT/Chiara Zocchetti
Generoso Chiaradonna
16.12.2022 21:00

Riri, azienda storica fondata a Mendrisio nel 1936, passa di mano. Attiva nella fabbricazione di accessori per la moda e del lusso, in particolare chiusure lampo (la famosa zip), bottoni e altri accessori, Riri è stata acquisita dal gruppo industriale svizzero Oerlikon. Ricordiamo che il gruppo Riri occupa più di 1.100 dipendenti nel mondo e ha siti di produzione tra il Ticino e il nord Italia oltre a una presenza commerciale negli Stati Uniti, Cina ed Europa (Francia e Regno Unito). L’accordo di cessione tra il fondo francese Chequers Capital e Oerlikon è stato siglato, ma sarà effettivo nel primo trimestre del prossimo anno. L’ammontare della transazione non è stato rivelato.

«L’operazione rappresenta un passo importante nella strategia di crescita e diversificazione di Oerlikon», si legge in un comunicato stampa. «Riri - si prosegue nella nota - è uno dei principali produttori di accessori metallici con una ampia gamma di prodotti». Forte di una presenza solida nel mercato italiano del lusso, l’azienda rifornisce marchi mondiali di primo piano nell’industria della moda e del lusso, viene sottolineato. Conta più di 1.100 dipendenti e prevede di generare un fatturato di circa 165 milioni di franchi quest’anno.

Una crescita svizzera

Ma cosa vuol dire per la piazza industriale ticinese questa acquisizione? Ci risponde Stefano Modenini, direttore dell’Associazione industrie ticinesi (AITI). «Credo che prima di tutto si debba salutare positivamente il fatto che un importante gruppo svizzero acquisisce un’impresa ticinese, perché se lo ha fatto significa che l’azienda ha delle caratteristiche e delle qualità che si inseriscono in maniera ottimale nel progetto di crescita di Oerlikon», afferma Modenini.

Quello delle acquisizioni di imprese industriali non è un fenomeno particolarmente esteso in Ticino, ma non si tratta nemmeno del primo caso. «Riri è un marchio svizzero conosciuto in tutto il mondo e d’altra parte Oerlikon ha deciso di entrare più decisamente nel segmento del lusso; Riri risponde certamente bene a questa strategia», continua Modenini.

L’arrivo di un gruppo importante come Oerlikon è anche foriero di futuri investimenti? «È ancora presto per dirlo con dovizia di particolari, ma è immaginabile che all’acquisizione faranno seguito anche investimenti nella produzione e nel prodotto per consolidare il sito di Mendrisio. L’auspicio è sicuramente questo», conclude il direttore dell’AITI.

Negli ultimi 15 anni l’azienda fondata in Germania dallo svizzero Martin Othmar Winterhalter è passata di mano già tre volte. Nel 2008 è stata acquisita da Sofipa (Unicredit). Nel 2014 viene ceduta a Fonds Gilde Buy Out Partners. L’ultimo passaggio nel 2018.

Imprese complementari

«L’operazione rappresenta per Riri un’ulteriore opportunità di crescita sotto molteplici punti di vista, tra cui l’accesso al PVD – Physical Vapor Deposition – di Oerlikon, soluzione di rivestimento a film sottile più performante dal punto di vista ambientale rispetto a processi tradizionali come la cromatura», si legge in una nota. Riri, si prosegue, disporrà del sostegno finanziario di una grande azienda con una strategia mirata per diventare uno dei leader per quanto riguarda l’offerta di prodotti, tecnologie e servizi nel mercato della metallurgia di lusso. Il Gruppo Riri potrà, inoltre, unire le forze con Coeurdor, azienda francese di componenti metallici acquisita da Oerlikon nel 2021, garantendo un’offerta sempre più ampia nel settore degli accessori di lusso, arricchita da un ulteriore know-how nel campo delle finiture.

«Riri è fortemente complementare alla nostra attività nel settore del lusso e consoliderà la nostra posizione nei segmenti della gioielleria per la moda e dei componenti metallici per pelletteria», ha affermato Michael Suess, Executive Chairman di Oerlikon.