Innovazione

Un aumento di capitale da 40 milioni per la ticinese Delvitech, che ora guarda all’India

La società ticinese di Rancate ha ricevuto un finanziamento finalizzato allo sviluppo ulteriore della sua tecnologia di ispezione dei circuiti stampati che usa anche l'IA
La tecnologia di Ispezione Ottica Automatizzata (AOI) 3D di Delvitech si applica nel contesto dei circuiti stampati assemblati basate su intelligenza artificiale.
Red. Economia
11.11.2025 14:15

Delvitech SA, società ticinese attiva nel settore deep tech e specializzata nello sviluppo di soluzioni di Ispezione Ottica Automatizzata (AOI) 3D di circuiti stampati assemblati basate su intelligenza artificiale, ha annunciato oggi un aumento di capitale (un cosiddetto «Series B investment round») da 40 milioni di dollari (circa 32 milioni di franchi al cambio attuale). Il finanziamento è stato guidato da EGS Beteiligungen (EGSB, che incorpora le attività di investimento della Fondazione Ernst Göhner) e CREADD Ventures (società di venture capital ticinese), con la partecipazione di diversi investitori privati europei.

Con sede centrale a Rancate e unità operative in India, Stati Uniti, Germania e Italia, Delvitech punta a una crescita del fatturato del 400% entro la fine del 2025. Tra i progetti futuri, che saranno resi possibili anche grazie all’importante aumento di capitale, spicca l’investimento in India, dove si prevede di consolidare gli attuali accordi di collaborazione in loco per l’eventuale apertura di un proprio impianto produttivo, prevista per il 2026. «In India c’è un forte interesse per l’innovazione tecnologica sviluppata da Delvitech – spiega al CdT Paolo Orsatti di CREADD Ventures – ed è quindi cruciale essere “pronti” per questo atteso scale up della capacità produttiva di Delvitech». L’azienda ticinese, infatti, lavora con le «top» aziende internazionali della microelettronica e dei supercomputer. «Per il settore deep tech – osserva Orsatti – l’India è un Paese “caldissimo”, soprattutto per via del trasferimento di molte attività dalla Cina. Anche l’accordo di libero scambio tra Svizzera e India (entrato in vigore lo scorso 1. ottobre, ndr) gioca e giocherà un ruolo in questo contesto».

«Abbiamo sviluppato una piattaforma AI-native basata su un'architettura di rete neurale a prova di futuro – afferma in una nota Roberto Gatti, fondatore e amministratore delegato di Delvitech. «Il nostro sistema flessibile e agnostico – aggiunge – può essere applicato a diversi mercati e settori industriali. Inoltre, grazie alla nostra tecnologia predittiva proprietaria, stiamo aprendo la strada alla prevenzione degli errori anziché limitarci a individuarli».

Nel corso del 2025, l’azienda di Rancate ha ottenuto la certificazione SEF.Growth High-Potential Label dal Swiss Economic Forum, riconoscimento che premia le imprese con forte potenziale di crescita e innovazione. A rafforzare ulteriormente la governance e la visione strategica, dall’anno scorso è entrato nel Consiglio di amministrazione il professore Jürgen Schmidhuber, già direttore scientifico dell’Istituto Dalle Molle (IDSIA USI-Supsi) e figura di riferimento mondiale nel campo delle reti neurali e dell’intelligenza artificiale.