Sondaggio

Un diploma SUP è pagante per carriera e salario

La retribuzione mediana dei laureati delle Scuole universitarie professionali svizzere è salita da 99 mila a 104 mila franchi l’anno - Nella Svizzera italiana il balzo è addirittura del 20 per cento e si attesta a 86 mila franchi
È nel settore finanziario che si guadagna di più, con il salario mediano nazionale a 120 mila franchi. © CdT/Gabriele Putzu
Dimitri Loringett
24.05.2023 06:00

Conseguire un diploma in una Scuola universitaria professionale (SUP) in Svizzera è sempre più redditizio: rispetto al 2021, il salario mediano è salito infatti da 99.450 a 104 mila franchi, il rapporto di lavoro è quasi sempre dipendente e in buona parte ci si colloca in una posizione di quadro. Questa, in sintesi, è quanto emerge dall’ultimo sondaggio salariale effettuato nella primavera di quest’anno dall’associazione mantello SUP Svizzera su oltre 13.400 diplomati SUP, il 70% dei quali ha meno di 40 anni .

«In generale lo studio conferma ancora una volta il valore aggiunto del modello di formazione duale che avvicina la scuola al mondo del lavoro, integrandolo nelle formazioni offerte dalle SUP», commenta il direttore generale della Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana (Supsi), Franco Gervasoni, da noi raggiunto. «La validità di questo approccio formativo è sempre più spesso riconosciuta dal mercato del lavoro, pronto a offrire condizioni salariali competitive, anche in Ticino, ed è confermata dal costante aumento di studenti e studentesse iscritti a una SUP o a una ASP (Alta scuola pedagogica, ndr.) svizzere, cresciuti di quasi il 40% negli ultimi dieci anni».

I settori a confronto

Guardando nel dettaglio i settori d’attività, dal rilevamento spicca quello finanziario e assicurativo, dove si registra un salario mediano pari a 120 mila franchi. Seguono poi i settori di farmaceutica e chimica, amministrazione pubblica e informatica, dove il salario mediano si attesta, parimenti, leggermente sopra il livello di 115 mila franchi. Si tratta, va notato, non di salari d’entrata bensì di chi è già attivo professionalmente da qualche anno.

Per quantro riguarda il settore finanziario-assicurativo in particolare, il rilevamento di SUP Svizzera mostra per il Ticino una mediana addirittura superiore alla quella nazionale (132 mila franchi).

«La Supsi - afferma il direttore generale della Supsi - offre un Bachelor in economia aziendale che è un’importante opzione all’interno dell’offerta formativa di base. Il corso forma professionisti che vengono prontamente assorbiti dalle aziende locali, rendendolo una scelta molto vantaggiosa per gli studenti interessati a sviluppare una carriera nel settore anche in Ticino».

Ticino in forte progressione

Il 70% delle persone intervistate ha beneficiato quest’anno di un aumento salariale, a riconferma dell’andamento generale dovuto all’inflazione. La parte più cospicua degli aumenti (oltre la metà delle persone interpellate) si colloca nella fascia fino al 5%. La quota di coloro che invece non hanno conseguito alcun aumento salariale è nettamente inferiore rispetto a soltanto un anno fa.

Rispetto al precedente rilevamento nel 2021, un incremento pronunciato dei salari è stato registrato nella Svizzera italiana, dove il valore mediano si attesta ora a 86.383 franchi, in progressione di quasi il 20% rispetto a due anni fa (72.430 franchi). Anche in questo caso si riscontrano notevoli differenze tra i diversi settori, ma come in tutte le regioni, anche a sud delle Alpi gli informatici si posizionano in modo favorevole (110 mila franchi).

Come spiegare l’aumento salariale riconducibile al Ticino? «Bisognerebbe prendere in considerazione - spiega Gervasoni - una molteplicità di fattori e analizzare i dati per settore, individuando quali tipi di aziende si sono affacciate sul territorio ticinese negli ultimi due anni (dal precedente sondaggio di SUP Svizzera, ndr) e capire a chi sono stati offerti questi salari che hanno comportato l’aumento indicato. Possiamo senz’altro affermare che viviamo in un territorio in cui sono sempre più frequenti le opportunità professionali in grado di generare innovazione e offrire posti di lavoro qualificati, per i quali la Supsi prepara personale specializzato».

Il dato sui livelli salariali nel settore informatico è molto interessante, eppure si verifica il fenomeno della «fuga di talenti» dal Ticino verso altre regioni svizzere. Ancora Gervasoni: «In futuro, la domanda di informatici continuerà ad aumentare e il problema potrebbe non risiedere tanto nelle opportunità di carriera offerte dalle aziende in Ticino, che sembrano essere competitive rispetto ad altre regioni svizzere, quanto piuttosto nella necessità di garantire un numero sufficiente di studenti che si formano nel settore informatico. Come SUP contribuiamo alla soluzione garantendo una formazione attrattiva, flessibile e al passo con l’evoluzione del settore, che permette una personalizzazione del curriculum formativo già a livello della formazione base con moduli opzionali nel terzo anno conclusivo».

Più quadri e dirigenti

Sebbene il 70% dei partecipanti al sondaggio abbia meno di 40 anni, circa il 60% cento di tutte le persone interpellate riveste una funzione di quadro e guadagna tra 106 mila e 140 mila franchi all’anno. Rispetto al precedente sondaggio, proprio i quadri inferiori hanno quindi fatto registrare un netto recupero, da poco meno di 101 mila a 106 mila franchi.

«Il sondaggio conferma che le diplomate e i diplomati delle Scuole universitarie professionali rivestono un ruolo centrale nel tessuto sociale ed economico», commenta Toni Schmid, direttore di SUP Svizzera, in una nota. Con il progredire dell’età, infatti, aumenta tendenzialmente anche la percentuale di diplomati attivi in posizioni di quadri superiori (13%).