Svizzera

Esercito: truppe di terra più flessibili in futuro

Si è conclusa oggi la più grande esercitazione di truppe di terra dell'esercito svizzero degli ultimi 33 anni – Nell'operazione sono stati impegnati circa 5.000 militari
© Chiara Zocchetti
Ats
28.11.2022 15:00

In diversi cantoni si è conclusa oggi la più grande esercitazione delle truppe di terra dell'esercito svizzero degli ultimi 33 anni. In futuro esse dovranno diventare più flessibili e facili da manovrare per poter far fronte alle minacce odierne. Inoltre, dovranno collaborare più strettamente con le autorità civili.

Si tratta del futuro delle forze di terra nei prossimi decenni, ha detto il divisionario e comandante delle Forze terrestri René Wellinger ai media ad Aarau, oggi al termine dell'esercitazione «Pilum 22». L'impegno e la serietà delle truppe sono stati elevati in tutti i settori per adempiere ai compiti stabiliti, ha sottolineato Wellinger, consapevole che il conflitto in Ucraina ha contribuito a questo risultato.

Per l'esercitazione è stato usato il materiale attualmente disponibile per fare pratica sul terreno reale. La situazione creata prevedeva un «sistema di nemici ibridi», con le forze ostili dall'altra parte del confine a nord della regione di Basilea e con gruppi armati delle potenze opposte che agiscono in Svizzera, ha spiegato Wellinger.

I soldati hanno anche collaborato su base sussidiaria con la polizia cantonale argoviese ed è stato aperto un nuovo terreno di cooperazione delle forze operative speciali. Per consolidare tale attività è necessaria una maggiore formazione, ha detto Wellinger. La guerra elettronica, tuttavia, sta andando bene.

Circa 5.000 militi in azione

Nell'operazione «Pilum 22», circa 5.000 militari sono stati impegnati per una settimana in cinque cantoni svizzero-tedeschi (Berna, Soletta, Argovia, Lucerna e Zurigo) nella più grande manovra dell'Esercito svizzero dal 1989, con quattro battaglioni meccanizzati, uno logistico e una compagnia di fanteria di montagna.

Secondo il portavoce dell'esercito Daniel Reist, alla hotline appositamente istituita ci sono state solo segnalazioni isolate da parte della popolazione per l'eccessivo rumore e le perturbazioni alla circolazione stradale. I media regionali e il servizio per il traffico Viasuisse hanno informato sui principali movimenti di veicoli blindati.

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