Economia

Export orologi svizzeri: il boom è finito, si punterà sull'India?

Il motivo principale del calo dei volumi esportati nel secondo mese dell'anno è da ricercare in Cina
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Ats
10.04.2024 14:26

Dopo due anni di boom, il comparto orologiero svizzero sembra essere entrato in una fase di stanca: per la prima volta da diverso tempo in febbraio l'export è sceso su base annua. Il presidente della Federazione dell'industria orologiera (FH) Yves Bugmann ritiene comunque che il settore sia ancora ben posizionato per il futuro. Un grande potenziale viene visto ad esempio nel mercato indiano.

«Il leggero calo delle esportazioni di febbraio è una fotografia istantanea», spiega l'esperto in un'intervista all'agenzia Awp in occasione della fiera orologiera Watches&Wonders in corso a Ginevra. A suo avviso è importante osservare l'andamento degli affari in un contesto gravato da preoccupazioni economiche e crisi geopolitiche. L'industria è anche preoccupata per il persistere della forza del franco, malgrado il taglio del tasso guida operato dalla Banca nazionale svizzera (BNS).

Il motivo principale del calo dei volumi esportati nel secondo mese dell'anno è da ricercare in Cina. «La situazione economica nel Paese è tesa e i consumatori mettono da parte i loro soldi piuttosto che spenderli, ad esempio per l'acquisto di un orologio», sostiene il neopresidente di FH, in carica da inizio anno. Altri mercati continuano per contro a svilupparsi in modo estremamente positivo. «Gli Stati Uniti hanno registrato una crescita ininterrotta per un biennio, nonostante l'elevata inflazione, e continuano a progredire».

Gli affari vanno molto bene anche a Singapore, in alcune nazioni dell'America Latina, negli Emirati Arabi Uniti e, più recentemente, in India. «Con una popolazione di circa 1,4 miliardi di persone il mercato indiano ha un grande potenziale», dichiara Bugmann. Per molto tempo l'attività nel grande Paese asiatico non è decollata, malgrado gli investimenti di molti marchi. Ma la situazione sembra essere cambiata: l'anno scorso, l'India è salita al 22. posto nelle statistiche delle esportazioni di orologi, mostrando un incremento del 16% e lasciandosi alle spalle stati quali l'Austria, l'Irlanda e il Kuwait.

«Il nuovo accordo di libero scambio concluso con l'India renderà il Paese ancora più interessante per l'industria orologiera», si dice convinto il dirigente con trascorsi all'Istituto federale della proprietà intellettuale (IPI) di Berna. L'intesa ridurrà gradualmente gli attuali dazi all'importazione del 20% sugli orologi fino ad azzerarli nell'arco di sette anni.

Una delle principali preoccupazioni di Bugmann rimane la lotta alla contraffazione. «Ogni anno FH confisca diversi milioni di orologi svizzeri contraffatti sui mercati e rimuove oltre un milione di annunci di orologi falsi da Internet». «Rimaniamo fortemente impegnati a proteggere i nostri prodotti con il marchio di qualità 'Swiss Made'», prosegue il manager. A questo proposito importanti progressi sono stati compiuti anche proprio in India.