Berna

Femminicidio a Ostermundigen, 16 anni all'assassino

Il 23.enne uccise la giovane donna colpendola alla testa con un oggetto di vetro, soffocandola e quindi annegandola nella vasca da bagno in seguito ad un'accesa discussione a proposito di un computer portatile e 830 franchi
© CdT/Chiara Zocchetti
Ats
20.04.2023 18:09

Un 23.enne è stato condannato in prima istanza a 16 anni di detenzione per aver ucciso nell'agosto del 2021 una giovane donna di 20 anni a Ostermundigen (BE). In un processo indiziario, il Tribunale distrettuale di Berna-Mittelland lo ha riconosciuto colpevole di assassinio.

Presentando la sentenza, il presidente del tribunale ha detto che il comportamento dell'accusato dopo il crimine ha lasciato la corte senza parole. Il 23.enne ha seguito la lettura della sentenza in silenzio.

Il Tribunale ritiene assodato che l'imputato uccise la giovane donna colpendola alla testa con un oggetto di vetro, soffocandola e quindi annegandola nella vasca da bagno in seguito ad un'accesa discussione a proposito di un computer portatile e 830 franchi.

Anni prima i due erano stati per alcuni mesi una coppia. La sera del 9 agosto 2021 il giovane visitò la ragazza nell'appartamento di lei e ci fu anche un rapporto sessuale. Il crimine avvenne il giorno successivo. La vittima fu trovata nuda nella vasca da bagno piena d'acqua. Gli esami medici hanno rivelato che la donna è morta a causa dell'acqua che aveva ingerito.

Il 23enne è stato inoltre condannato a una pena pecuniaria di 170 aliquote giornaliere da 20 franchi per furto e abuso di un impianto per l'elaborazione di dati. La sentenza non è ancora definitiva.

La procuratrice che ha sostenuto l'accusa aveva chiesto una pena detentiva di 18 anni e sei mesi per i tre capi d'imputazione confermati dal Tribunale.

L'avvocato difensore si è invece battuto per un'assoluzione, sostenendo che il suo assistito si sarebbe trovato nel posto sbagliato al momento sbagliato. Nell'interrogatorio della polizia, il giovane aveva sostenuto che quella sera aveva lasciato l'appartamento della ragazza per almeno 45 minuti. E che in quel lasso di tempo un'altra persone sarebbe potuta entrare e uccidere la donna.

Durante tutto il dibattimento, l'imputato non ha rilasciato quasi nessuna dichiarazione, limitandosi a dire di essere dispiaciuto e di sentire la mancanza della vittima.