La sentenza

Fermo «muscoloso» e sberle: condanna bis

Bellinzona, è stato ritenuto colpevole anche in Appello l'agente della Polizia ferroviaria per quanto successo alla stazione FFS della Turrita nel 2023
© CdT/Gabriele Putzu

Condanna era e condanna resta. Anche in Appello, al Tribunale penale federale di Bellinzona, è stato giudicato colpevole di abuso di autorità e lesioni semplici il 35.enne agente della Polizia ferroviaria autore del fermo «muscoloso» messo in atto alla stazione FFS cittadina il 30 maggio 2023. All'uomo è stata inflitta una pena pecuniaria, sospesa per due anni, di 70 aliquote giornaliere di 120 franchi ciascuna. L'uomo, difeso dall'avvocato Andrea Bersani, aveva tirato dei ceffoni alla vittima a seguito di una risposta offensiva. La sentenza è stata comunicata oggi alle parti dal giudice Maurizio Albisetti Bernasconi. 

Cosa era successo

In prima istanza, il 3 marzo scorso, l'agente della PolFer era stato condannato ad una pena pecuniaria, sospesa per due anni, un po' più elevata (9.800 franchi). Confermato quindi il castello accusatorio del procuratore federale Sergio Mastroianni. La Corte ha ritenuto credibile la versione del passeggero che era stato fermato dall'agente per un controllo dei documenti. Dopo aver colpito a mano aperta la faccia della vittima le sberle sarebbero continuate - secondo l’accusa - una volta ammanettato l’uomo, tanto da causargli «un trauma cranico minore ed escoriazioni». Il procuratore aveva quindi chiesto la condanna del 35.enne alla pena pecuniaria di 9.800 franchi sospesa con la condizionale. La difesa si era per contro battuta per il proscioglimento. Il 35.enne è stato inoltre condannato al pagamento di 9.300 franchi in favore della vittima a titolo di partecipazione alle spese legali per la procedura di prima istanza e di 3.532 per quelle di Appello.