Funivia bloccata, tutti in salvo

Cervinia, 130 persone erano rimaste intrappolate sull'impianto fermo per il forte vento - Intervenuto anche un elicottero di Air Zermatt
Red. Online
24.12.2016 16:56

AOSTA - Sono tutti in salvo gli oltre 130 sciatori rimasti bloccati oggi pomeriggio sulla telecabina Plan Maison-Cime Bianche di Cervinia. Le operazioni di recupero si sono concluse alle 23.15; erano iniziate circa sei ore prima e si sono svolte senza imprevisti. Tutti gli sciatori sono in buone condizioni fisiche e sono stati riaccompagnati a valle dalle guide del Soccorso alpino e della Guardia di finanza.

L'operazione di soccorso è andata avanti con una certa lentezza, soprattutto a causa del vento e del buio. Le 12 cabine erano rimesta bloccate da metà pomeriggio a causa di un guasto all'impianto. Per i 130 passeggeri una vigilia di Natale di paura. Nella zona la temperatura è stata in serata di circa zero gradi, comunque superiore alla media stagionale. 

Da metà pomeriggio le forti raffiche di vento non hanno più permesso alla linea che collega le stazioni di Plan Maison (2.550 metri) e Cime Bianche Laghi (2.800 metri) di mettersi in moto.

Così si è resa necessaria l'evacuazione attraverso i piloni. Si tratta di "procedure collaudate", fa sapere il Soccorso alpino valdostano, che solo tre mesi fa ha svolto un'esercitazione proprio per intervenire in casi analoghi. Alle operazioni hanno partecipato decine di uomini, anche del Soccorso alpino della Guardia di finanza. Per renderle più rapide, è stato chiesto l'intervento dei soccorritori dalla vicina Svizzera, con l'elicottero di Air Zermatt.

Le guide hanno raggiunto le cabine arrampicandosi sui piloni, per poi calarsi lungo il cavo con delle carrucole. Infine sono scese sul tetto di ognuna, da dove hanno calato a terra i passeggeri, nel vuoto per 10-15 metri circa. In alcuni casi i passeggeri sono stati accompagnati a valle in fuoripista, in altri caricati sul gatto delle nevi e portati a Plan Maison, da dove si raggiunge Cervinia con un'altra telecabina.

"Ero sulla seggiovia del Cretaz quando, all'improvviso, si è alzato un vento fortissimo. Erano circa le 15.30. In tanti anni che vengo a Cervinia non ho mai visto una cosa simile", ha raccontato all'agenzia italiana ANSA Edilio Colaotto, turista di Genova che da molti anni frequenta le montagne valdostane. "Cumuli di neve alzati dal vento - prosegue - ci venivano contro. Ero sulla seggiovia assieme a un altro sciatore che si è aggrappato al seggiolino mentre le folate ci facevano ondeggiare. La seggiovia si fermava continuamente, alla fine, quando siamo arrivati in cima, hanno chiuso l'impianto. Sono sceso a valle perché non era più possibile sciare".

La memoria va inevitabilmente all'8 settembre scorso, quando la telecabina francese 'Panoramique Mont-Blanc' si era bloccata per un guasto tra la stazione dell'Aiguille du midi e quella di Punta Helbronner, al confine con l'Italia. A bordo c'erano oltre 100 persone: 34 di loro avevano dovuto trascorrere la notte sospese in aria, venendo evacuate solo dopo 18 ore, con la momentanea messa in moto dell'impianto. Ma la situazione a Cervinia è stata diversa perché, al contrario dell'impianto francese, "tutte le cabine si possono raggiungere dal suolo", spiega il maresciallo Massimiliano Giovannini, al comando della stazione di Soccorso alpino della Guardia di Finanza di Cervinia. 

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