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«Già dispersa oltre la metà del gas da Nord Stream»

Lo ha dichiarato il capo dell'agenzia danese per l'energia, Kristoffer Bottzauw — Le autorità filorusse intanto hanno annunciato la vittoria nei referendum — Zelensky: «I referendum? Azioni criminali, non cambierà nulla» — Gli Stati Uniti preparano nuovo invio di armi — TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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«Già dispersa oltre la metà del gas da Nord Stream»
Red. Online
28.09.2022 06:10
22:04
22:04
La Lettonia richiama i suoi cittadini dalla Russia

Il ministero degli Esteri della Lettonia ha invitato tutti i cittadini del Paese a lasciare quanto prima la Federazione russa. Lo riporta sul suo canale Twitter il ministro degli Esteri lettone Edgars Rinkēvičs.

La raccomandazione arriva in conseguenza del peggioramento del quadro internazionale e dei problemi di sicurezza che esso comporta.

21:51
21:51
«Gli osservatori esteri nei referendum saranno sulla lista dei ricercati»

«I cittadini di altri Paesi che hanno accettato di svolgere il ruolo di "osservatori" negli pseudo-referendum russi saranno considerati come complici della violazione dell'integrità dell'Ucraina. Con tutte le conseguenze: compresa l'istituzione di una lista internazionale di ricercati e sanzioni. Ne valeva la pena?». Lo scrive su Twitter Mykhailo Podolyak, consigliere del presidente ucraino.

21:46
21:46
Nord Stream: Mosca avvia un'inchiesta per terrorismo internazionale

La Procura generale della Federazione Russa ha avviato un'inchiesta per terrorismo internazionale dopo i danni ai gasdotti Nord Stream. Lo riportano le agenzie russe Ria Novosti e Interfax.

19:27
19:27
La Svezia affida ai servizi segreti l'indagine sui gasdotti Nord Stream

La Svezia ha deciso di affidare ai servizi segreti l'indagine per il sospetto sabotaggio dei gasdotti Nord Stream. Lo ha annunciato la premier svedese Magdalena Anderson in una conferenza stampa insieme al ministro degli Esteri Ann Linde.

Linde ha detto di essere in contatto con i suoi omologhi dell'area baltica, della Germania e degli USA: «Tutti sono interessati in quel che sta succedendo ed hanno espresso la loro solidarietà e preoccupazione» e aggiunge «hanno offerto supporto pratico se ne avessimo bisogno per fare analisi e capire cosa é successo.»

Nel mentre la ministra si prepara al consiglio di sicurezza ONU di venerdì: «Insieme alla Danimarca, condivideremo le nostre informazioni su quanto avvenuto con i membri del consiglio di sicurezza in modo da avere una discussione basata sui fatti».

19:10
19:10
«Già dispersa oltre metà del gas da Nord Stream»

La Danimarca ha reso noto che oltre la metà del gas contenuto nei tubi del Nord Stream si è disperso nell'atmosfera dopo il sospetto sabotaggio di lunedì. «La maggior parte del gas è già uscito dai gasdotti», ha detto il capo dell'agenzia danese per l'energia, Kristoffer Bottzauw, in una conferenza stampa. «Ci aspettiamo che il resto fuoriesca entro domenica», ha aggiunto.

18:48
18:48
Venerdì la riunione dell'ONU su Nord Stream

Si terrà venerdì la riunione del Consiglio di sicurezza dell'ONU sui danni ai gasdotti Nord Stream. Lo annuncia la Svezia. La Russia aveva annunciato l'intenzione di chiedere una riunione sull'accaduto.

18:06
18:06
«Le regioni ucraine hanno esercitato autodeterminazione»

I cittadini del Donbass e delle altre regioni dove si è votato nei referendum per l'unione con la Russia hanno «esercitato il loro diritto legale all'autodeterminazione in base alla Carte delle Nazioni Unite» perché le consultazioni si sono tenute «nel rigoroso rispetto delle leggi e principi della legge internazionale». Lo afferma in una nota il ministero degli Esteri di Mosca, citato dalla Tass.

Anche osservatori internazionali provenienti da vari Paesi «hanno riconosciuto come legittimi» i risultati dei referendum svoltisi in quattro regioni ucraine per l'unione con la Russia, secondo un comunicato del ministero degli Esteri russo ripreso dalla portavoce Maria Zakharova sul suo canale Telegram. In totale, si precisa nella nota, erano presenti 133 osservatori provenienti da vari Paesi, compresi Germania, Venezuela e Lettonia.

17:13
17:13
«Lavoriamo con gli alleati per far pagare a Mosca il referendum»

Gli USA stanno lavorano con alleati e partner per imporre rapidamente severi costi economici a Mosca per i referendum farsa nel Donbass: così James O'Brien, capo dell'ufficio coordinamento sanzioni del dipartimento di Stato americano, nelle dichiarazioni preparate per un'audizione alla commissione esteri del Senato. O'Brien si aspetta che il ritmo medio di sei settimane con cui l'amministrazione Biden annuncia sanzioni contro la Russia continuerà, mentre Washington continua a concentrarsi sulle strozzature dell'economia e della catena di fornitura bellica russe.

17:01
17:01
«Mosca paghi per l'escalation»: presentato l'ottavo pacchetto di sanzioni UE

«La Russia deve pagare per questa ulteriore escalation» alla guerra in Ucraina. Lo dice la presidente della Commissione UE Ursula von der Leyen presentando l'ottavo pacchetto di sanzioni proposto da Bruxelles e ribadendo che l'UE «non accetterà mai» l'esito dei «falsi» referendum organizzati dalla Russia nel Donbass.

La Commissione Europea ha incluso il 'price cap' al petrolio nella sua proposta agli Stati membri per il nuovo pacchetto di sanzioni alla Russia. Nelle sanzioni e quindi «nella blacklist saranno inseriti tutti coloro che che aggirano» le misure messe in campo dall'UE contro la Russia, annuncia la presidente della Commissione.

La nuova stretta alle importazioni di prodotti russi verso l'UE inclusa nell'ottavo pacchetto di sanzioni verso «costerà alla Russia altri 7 miliardi di euro di entrate», ha sottolineato von der Leyen spiegando che, nel nuovo pacchetto di misure, sarà proposto anche di allungare la lista di prodotti che non possono essere esportati in Russia. «L'obiettivo - ha spiegato- è di privare il complesso militare del Cremlino di tecnologie chiave».

16:54
16:54
«Nord Stream forse inutilizzabile per sempre»

I servizi di sicurezza in Germania ritengono che i tre tubi dei gasdotti Nord Stream 1 e 2, danneggiati probabilmente da un attacco, potrebbero anche risultare inutilizzabili per sempre. È quello che scrive il tedesco Tagesspiegel. Secondo fonti di governo citate dal giornale, se non verranno riparati subito, l'acqua salata potrà corrodere il materiale di cui sono fatti.

15:49
15:49
L'Ossezia del Nord limita l'ingresso di veicoli

Le autorità nella regione frontaliera russa dell'Ossezia del Nord hanno imposto limitazioni all'ingresso di veicoli nel suo territorio. Lo ha riferito su Telegram il leader locale Sergey Menyaylo, secondo cui la regione è stata posta in «stato d'allerta» dopo che decine di migliaia di persone sono fuggite negli ultimi giorni verso la confinante Georgia, in fuga dalla possibile coscrizione per la mobilitazione militare decisa da Mosca.

15:45
15:45
«L'offensiva nel Donetsk proseguirà dopo i referendum»

«Quello che posso dire con assoluta precisione» è che «non tutti i territori della Repubblica popolare di Donetsk sono stati ancora liberati. Stiamo parlando del territorio che si trova entro i confini del 2014». Lo ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, citato da Ria Novosti, affermando che l'offensiva nel Donetsk proseguirà anche dopo la possibile annessione di nuovi territori alla Russia a seguito dei risultati dei referendum tenuti in quattro regioni ucraine, non riconosciuti dalla comunità internazionale. Invece, ha aggiunto Peskov, «il territorio della Repubblica popolare di Lugansk è già stato liberato».

15:43
15:43
«La Germania non riconoscerà mai gli esiti dei referendum»

«La Germania non riconoscerà mai l'esito dei referendum». Lo ha detto il cancelliere tedesco Olaf Scholz, in una telefonata con il presidente ucraino Voldymyr Zelensky, di cui riferisce la cancelleria in una nota.

15:07
15:07
Solo lo 0,5% ha votato nel referendum a Zaporizhzhia

«Voglio ringraziarvi per la vostra posizione indomabile. Anche sotto l'oppressione del nemico, non avete partecipato a questa farsa e a questo finto referendum . Solo lo 0,5%» dei residenti «ha partecipato a questa farsa» nella regione di Zaporizhzhia. Lo ha detto in un videomessaggio su Telegram il sindaco di Melitopol, Ivan Fedorov.

Le autoproclamate autorità filorusse avevano annunciato un'affluenza nella regione dell'85,4% degli aventi diritto, pari a 541.093 votanti.

14:29
14:29
«Le autorità stilano elenchi di chi lascia il Paese»

Le autorità russe alle frontiere stilano elenchi di coloro che partono: lo ha detto il presidente della Duma, Viaceslav Volodin, ripreso dall'agenzia Interfax, senza specificare a cosa servano queste liste. «Stiamo compilando le liste di tutti quelli che stanno partendo ora. Credete che stiano partendo e nessuno veda coloro che se ne sono andati, perché se ne sono andati?» ha detto Volodin durante una seduta della Duma, il ramo basso del Parlamento russo.

Volodin - riporta sempre Interfax - ha inoltre affermato che molte persone hanno lasciato le auto al confine: «Bisogna anche pensare a chi dare queste auto. Magari alle famiglie di quei ragazzi che sono andati a combattere. Sarà giusto», ha dichiarato.

Secondo Meduza, precedentemente Andrei Klimov, capo della commissione del Consiglio della Federazione per la protezione della sovranità statale, ha ricordato che i cittadini russi che se ne sono andati dopo l'annuncio della mobilitazione possono tornare in qualsiasi momento «senza conseguenze legali». «Ma una grave responsabilità morale non può essere evitata da coloro che sono fuggiti», ha dichiarato.

13:34
13:34
Mosca non rilascerà più passaporti a chi è richiamato alla leva

La Russia non rilascerà più passaporti alle persone richiamate alla leva in base alla mobilitazione voluta dal presidente russo Vladimir Putin. Lo ha reso noto il portale informativo del governo, in un momento in cui decine di migliaia di persone sono già fuggite all'estero. «Se un cittadino è già stato chiamato per il servizio militare o ha ricevuto una convocazione (per la mobilitazione o il servizio di leva), gli verrà negato il passaporto internazionale», si legge sul portale.

13:33
13:33
Telefonata tra Erdogan e Zelensky

Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha discusso degli ultimi sviluppi della guerra tra Kiev e Mosca in una telefonata con il capo di Stato ucraino Volodymyr Zelensky. Lo rende noto l'agenzia Anadolu.

Durante il colloquio, il leader turco si è dichiarato «soddisfatto» per il recente scambio di prigionieri tra Russia e Ucraina.

12:37
12:37
«Anche Kherson e Lugansk chiedono l'annessione»

Anche il capo della regione di Kherson Vladimir Saldo ha chiesto al presidente russo Vladimir Putin di annettere la regione alla Russia. Lo afferma l'agenzia Tass.

Il capo della sedicente Repubblica del Lugansk Leonid Pasechnik ha chiesto al presidente russo Vladimir Putin di considerare la questione dell'adesione del Lugansk alla federazione russa. Lo riporta l'agenzia Tass.

12:34
12:34
«Gli Usa sempre più parte in conflitto»

«La parte americana sta entrando sempre più in questo conflitto de facto, si sta avvicinando sempre più a diventare una parte di questo conflitto, il che è estremamente pericoloso». Lo ha sottolineato il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov, secondo quanto riporta l'agenzia Tass.

Il portavoce del Cremlino ha sottolineato che la parte russa ha un atteggiamento negativo nei confronti della dichiarazione del Segretario di Stato americano Antony Blinken sulla possibilità di utilizzare le armi fornite all'Ucraina dagli Stati Uniti contro i territori in cui si sono svolti i referendum per l'adesione alla Federazione Russa.

12:32
12:32
Da inizio guerra uccisi oltre 58 mila soldati russi

Le forze armate di Kiev - citate dal Kyiv Independent - affermano di aver ucciso dall'inizio dell'invasione russa 58'150 militari russi, 400 dei quali solo nelle ultime 24 ore.

Inoltre, il bollettino quotidiano menziona in totale la distruzione di 2'312 carri armati russi, 4'889 mezzi blindati, 1'381 pezzi d'artiglieria, 331 batterie lanciarazzi multiple, 175 batterie di razzi antiaerei, 262 aerei, 224 elicotteri, 989 droni, 15 imbarcazioni, 131 mezzi speciali, 3'742 fra camion, autocisterne, jeep e altri veicoli militari e 242 missili da crociera.

11:52
11:52
Zelensky si appella all'Occidente

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, durante una conversazione con la comunità studentesca e docente di Harvard, ha invitato la comunità mondiale a rispondere alle minacce della Russia di usare armi nucleari poiché ci saranno molte altre intimidazioni di questo tipo.

«Ci saranno molte altre minacce del genere (con armi nucleari - ndr). Per ridurle, dovrebbe essere scritto sistematicamente quale sarà la reazione. Anche a parole o intenzioni». Zelensky ha aggiunto che si può credere o meno alle minacce della Russia, ma il mondo deve essere forte e non aver paura delle intimidazioni dell'aggressore.

11:47
11:47
«Dopo i referendum una nuova fase di battaglia»

«Ora passiamo a una nuova fase di combattimenti come parte della Federazione Russa»: lo ha dichiarato il capo della sedicente repubblica di Donetsk, Denis Pushilin, secondo quanto riporta l'agenzia Tass, dopo aver ricevuto il protocollo d'esito del voto sul referendum e prima di partire per Mosca.

11:10
11:10
Necessari più aiuti militari dopo il voto sull'annessione

Kiev chiede all'Occidente di aumentare «significativamente» gli aiuti militari all'Ucraina dopo che le autorità filo-russe nelle quattro regioni ucraine controllate da Mosca hanno dichiarato la vittoria nelle votazioni per l'annessione.

«L'Ucraina chiede all'Ue, alla Nato e al Gruppo dei Sette di aumentare immediatamente e in modo significativo la pressione sulla Russia, anche attraverso l'imposizione di dure sanzioni, e di incrementare in modo significativo gli aiuti militari all'Ucraina», ha dichiarato il ministero degli Esteri ucraino in un comunicato.

10:58
10:58
Polonia e Bulgaria esortano i connazionali a lasciare la Russia

I governi di Bulgaria e Polonia stanno esortando tutti i loro concittadini che si trovano nella Federazione russa ad andarsene urgentemente. Lo scrive il Guardian.

Il ministero degli Esteri della Bulgaria ha dichiarato che «chiede ai suoi cittadini di astenersi dal viaggiare nella Federazione russa e raccomanda agli stessi di considerare la possibilità di lasciare il Paese il prima possibile, utilizzando mezzi di trasporto attualmente disponibili».

Il ministero degli Esteri polacco ha rilasciato una dichiarazione simile, riporta la televisione pubblica polacca Tvp, affermando che i voli con la Russia sono stati sospesi e incoraggiando tutti i cittadini rimasti a uscire: «In caso di un drastico deterioramento della situazione della sicurezza, della chiusura delle frontiere o di altre circostanze impreviste, l'evacuazione può rivelarsi notevolmente ostacolata o addirittura impossibile. Raccomandiamo che i cittadini della Repubblica di Polonia nel territorio della Federazione Russa lascino il suo territorio utilizzando i mezzi commerciali e privati disponibili».

10:56
10:56
Tre missili controdi Zaporizhzhia

Stamattina la Russia ha lanciato tre missili al centro della città di Gulyaipole nella regione di Zaporizhzhia. Lo afferma il presidente della regione Oleksandr Starukh su Telegram affermando che «Il nemico ha colpito il centro città con tre missili S-300. Un edificio che aveva lo status di monumento storico è stato distrutto. La strada è stata danneggiata. Si aspettano informazioni sulle vittime». È quanto riporta Ukrainska Pravda.

08:53
08:53
La Russia creerà un centro di reclutamento al confine con la Georgia

La Russia sta per aprire un centro di reclutamento al confine con la Georgia, per intercettare uomini abili all'arruolamento nell'esercito per combattere in Ucraina fra le decine di migliaia di persone in coda che cercano di uscire dalla Federazione russa proprio per sfuggire a questa prospettiva. Lo scrive la Bbc sul suo sito, citando fonti delle autorità locali.

«Gli agenti al valico di frontiera di Verkhniy Lars saranno incaricati di convocare 'cittadini in età di arruolamento', dicono le autorità», scrive Bbc, che aggiunge che le immagini satellitari mostrano code lunghe chilometri di auto alla frontiera caucasica.

08:49
08:49
Michel: «Referendum fasullo»

«Referendum fasullo. Risultati fasulli. Non riconosciamo nessuno dei due». Lo scrive su twitter il presidente del Consiglio Europeo, Charles Michel, in merito al referendum sull'annessione alla Russia che si è svolto nei territori occupati da Mosca in Ucraina.

08:35
08:35
Donetsk, Lugansk, Kherson: sì all'annessione alla Russia

Le autorità filorusse delle regioni di Lugansk, Donetsk e Kherson hanno annunciato la vittoria nei referendum di annessione alla Russia. Lo riporta l'agenzia Tass precisando che in base ai risultati preliminari dello spoglio, nel Lugansk il 'sì' ha vinto con il 98,52%, nel Donetsk con il 94,75%. Nell'area di Kherson, dove i conteggi sono stati ultimati, l'87,05% dei votanti ha detto 'sì' all'annessione.

08:12
08:12
Accordo dei talebani con la Russia per benzina, diesel, gas e grano

I talebani hanno firmato un accordo con la Russia per la fornitura di benzina, diesel, gas e grano all'Afghanistan. Lo ha detto - come riporta l'agenzia Reuters - il ministro afgano del Commercio e dell'Industria ad interim, Haji Nooruddin Azizi. Azizi ha aggiunto che la Russia ha proposto uno sconto sui prezzi medi delle materie prime.

L'accordo prevede la fornitura di circa un milione di tonnellate di benzina, un milione di tonnellate di diesel, 500'000 tonnellate di Gpl e due milioni di tonnellate di grano all'anno.

06:49
06:49
Giunti al fronte i detenuti russi mobilitati

«Nelle forze di occupazione russe è iniziata l'accoglienza del personale chiamato alla mobilitazione parziale. Ad esempio, sono arrivati rinforzi per le unità del primo reggimento di carri armati, seconda divisione di fucili motorizzati del primo esercito di carri armati, che sono schierati in zone di combattimento zona. Non hanno svolto alcun addestramento. Inoltre, i russi stanno continuando le cosiddette misure di 'automobilitazione' contemporaneamente alla mobilitazione parziale. Persone condannate per reati penali sono arrivate a rinforzare le unità che stanno già combattendo in Ucraina». Lo dichiara lo Stato Maggiore delle Forze armate ucraine nel consueto report giornaliero.

06:10
06:10
Il punto alle 06.00

«Dopo il referendum il prossimo passo sarà la firma di un accordo di adesione con la Russia». Lo ha detto - riferisce la Tass - il capo della Repubblica popolare di Donetsk (Dpr), Denis Pushilin, commentando l'esito del voto referendario nelle zone occupate dai russi in Ucraina. «Inizierò presto a preparare le mie prossime mosse. Firmeremo molto presto un accordo con la Russia. Quindi sto per partire», ha detto ai giornalisti nella sede della Commissione elettorale centrale della Dpr.

Dal canto suo, il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky: «Qualsiasi azione criminale della Russia non cambierà nulla per l'Ucraina. Riconosciamo la Carta delle Nazioni Unite, riconosciamo i principi di base della convivenza dei popoli e continueremo ad agire per proteggere la vita normale in Ucraina, in Europa e nel mondo». Lo ha detto in un videomessaggio al Consiglio di sicurezza dell'Onu in merito ai referendum di annessione alla Russia di quattro regioni ucraine. «Agiremo per proteggere il nostro popolo: sia nella regione di Kherson, nella regione di Zaporizhzhia, nel Donbass, nelle aree attualmente occupate della regione di Kharkiv e in Crimea. Questa farsa nei territori occupati non può nemmeno essere definita un'imitazione di un referendum», ha aggiunto. «E quanto al fronte, lo dirò brevemente e per ora senza dettagli, stiamo andando avanti e liberando la nostra terra».

Il ministro degli Esteri polacco, Zbigniew Rau, ha dichiarato che la risposta della Nato a qualsiasi uso di armi nucleari da parte della Russia in Ucraina sarà «devastante». In un'intervista al talk show della Nbc 'Meet the Press' il ministro, in visita a Washington, ha avvertito che se Putin dovesse usare la bomba atomica la Nato reagirà «in maniera convenzionale, quindi non usando un'arma nucleare, ma la risposta sarà devastante. Questo è il messaggio che l'Alleanza sta inviando alla Russia in questo momento», ha aggiunto il ministro di Varsavia.

Gli Stati Uniti stanno preparando un nuovo pacchetto di armi da 1,1 miliardi di dollari per l'Ucraina in previsione dell'annuncio da parte della Russia dell'annessione di territori ucraini. Lo riferiscono fonti dell'amministrazione all'agenzia Reuters. Nel nuovo invio ci saranno i sistemi anti-missile Himars già inviati alle forze di Kiev in passato, munizioni, vari tipi di sistemi anti droni radar, precisano le fonti. L'amministrazione sta anche preparando nuove sanzioni contro Mosca in risposta ai referendum.