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Il gruppo islamista e lo Stato ebraico negano di aver raggiunto un'intesa sul cessate il fuoco – TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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21:38
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La proposta USA accettata da Israele non soddisfa le richieste di Hamas
La proposta degli Stati Uniti accettata da Israele non soddisfa le richieste di Hamas. Lo afferma il leader del movimento all'Afp.
La proposta statunitense di una tregua a Gaza, per la quale Washington afferma di aver ricevuto il consenso di Israele, «non soddisfa le richieste del nostro popolo», ha dichiarato in serata all'Afp Bassem Naim, uno dei leader in esilio di Hamas.
«La risposta» di Israele «significa, in sostanza, la perpetuazione dell'occupazione, la continuazione delle uccisioni e della carestia, anche durante il periodo di tregua temporaneo, e non risponde a nessuna delle richieste del nostro popolo, tra cui la cessazione della guerra e della carestia», ha affermato Naim, aggiungendo tuttavia che «la leadership del movimento sta ancora esaminando, con grande senso di responsabilità e patriottismo, la risposta a questa proposta».
21:24
21:24
«Uccisi almeno 70 palestinesi»
È salito ad almeno 70 palestinesi uccisi il bilancio degli attacchi israeliani nella Striscia di Gaza dall'alba di oggi. Lo ha affermato il ministero della Salute di Gaza, guidato da Hamas. Lo riporta al Jazeera.
20:18
20:18
«L'IDF sta vacuando con la forza i pazienti e i medici dall'ospedale Al-Awda»
L'ospedale Al-Awda nel nord della Striscia di Gaza ha affermato che le forze israeliane stanno evacuando con la forza i suoi locali nel territorio palestinese, dove l'esercito continua la sua offensiva.
«Le forze di occupazione israeliane stanno attualmente evacuando con la forza i pazienti e il personale medico dall'ospedale Al-Awda di Tel al-Zaatar, l'unica struttura ancora operativa nella Striscia di Gaza settentrionale», ha affermato l'ospedale in una nota.
Interpellato dall'agenzia di stampa Afp, l'esercito israeliano non ha reagito immediatamente.
19:51
19:51
«Nessun accordo di tregua a Gaza»
Israele non ha raggiunto alcun accordo sulla tregua nella Striscia di Gaza. Lo ha fatto sapere un funzionario israeliano in condizione di anonimato al quotidiano «Times of Israel», smentendo la notizia diffusa dall'emittente saudita «Al Arabiya». Anche Hamas ha smentito la notizia di accordi tra le parti.
19:39
19:39
«Hamas e Israele hanno concordato una tregua di 60 giorni a Gaza»
Fonti di Al Arabiya hanno reso noto che l'inviato statunitense Steve Witkoff è stato informato che Hamas e Israele hanno concordato una tregua di 60 giorni a Gaza. Lo riferisce l'emittente sul profilo X. Il premier israeliano Benyamin Netanyahu aveva precedentemente detto alle famiglie degli ostaggi che Israele è pronto ad andare avanti verso un accordo di ostaggi e di cessate il fuoco a Gaza sulla base della nuova proposta dell'inviato della Casa Bianca Steve Witkoff.
17:08
17:08
Hamas sta studiando una nuova proposta di tregua
Hamas ha dichiarato che sta studiando una nuova proposta di Steve Witkoff, dopo che l'inviato statunitense ha detto di essere ottimista circa un possibile cessate il fuoco a Gaza.
«La leadership del movimento Hamas ha ricevuto la nuova proposta di Witkoff dai mediatori, e al momento la sta studiando con senso di responsabilità, in un modo che serva agli interessi del nostro popolo, fornisca sollievo e ottenga un cessate il fuoco permanente nella Striscia di Gaza», ha detto il movimento palestinese in una dichiarazione.
12:13
12:13
Protezione civile di Gaza: «Oggi sono 44 i morti nei raid israeliani»
L'agenzia di protezione civile di Gaza ha dichiarato che allo stato attuale oggi i raid aerei israeliani hanno ucciso 44 persone, di cui 23 in un attacco a un'abitazione nel centro del territorio palestinese.
«Quarantaquattro persone sono state uccise nei raid aerei israeliani sulla Striscia di Gaza», ha dichiarato il funzionario della protezione civile Mohammad Al-Mughayyir. «Ventitré persone sono state uccise, altre sono rimaste ferite e diverse sono disperse in seguito a un raid aereo israeliano sull'abitazione della famiglia Qreinawi a est del campo profughi di Al-Bureij, nella Striscia di Gaza centrale».
08:30
08:30
Il punto alle 8.30
L'ambasciatore di Israele all'ONU, Danny Danon, parlando al Consiglio di sicurezza ha accusato le Nazioni Unite di usare metodi «mafiosi» nel tentativo di bloccare la distribuzione di aiuti da parte della Gaza Foundation (GHF) israelo-americana. «Mentre l'ONU diffonde il panico e fa dichiarazioni scollegate dalla realtà, Israele facilita in modo continuo l'ingresso di aiuti a Gaza», ha dichiarato Danon attribuendo a Hamas la responsabilità del caos che si è scatenato ieri in uno dei centri della GHF in cui 47 persone sono rimaste ferite. «Adesso l'ONU ha attivamente raggiunto Hamas per tentare di bloccare questi aiuti», ha aggiunto. Le Nazioni Unite «usano le minacce, l'intimidazione e la rappresaglia nei confronti delle ONG che hanno scelto di partecipare a questo nuovo meccanismo umanitario», ha proseguito definendo l'ONU come «mafiosa». «Le Nazioni Unite devono mettere da parte il proprio ego e iniziare a collaborare con il nuovo meccanismo, non con Hamas», ha poi concluso su X.
Nel frattempo, il Coordinatore delle attività governative nei territori (COGAT) del ministero della Difesa israeliano ha annunciato che ieri sono entrati nella Striscia di Gaza 121 camion carichi di aiuti umanitari, in particolare farina e cibo. Lo riporta il Times of Israel. Israele ha ripreso la consegna degli aiuti a Gaza il 19 maggio, dopo averla bloccata il 2 marzo. Da allora, sono in totale 876 i camion di aiuti entrati nella Striscia, secondo quanto riferito dal COGAT.
Intanto, migliaia di palestinesi hanno saccheggiato un magazzino di aiuti ONU a Deir el-Balah, a Gaza: lo mostrano le immagini dell'AFP. Il Programma Alimentare Mondiale delle Nazioni Unite (PAM) ha confermato che il suo magazzino è stato assaltato. Le immagini mostrano una folla di palestinesi che irrompe in un magazzino del PAM, rubando provviste alimentari, mentre risuonavano colpi d'arma da fuoco. «Un'orda di affamati ha fatto irruzione nel magazzino», ha scritto il PAM su X.
Nel frattempo, il ministro delle Finanze israeliano ed esponente dell'estrema destra Bezalel Smotrich ha dichiarato che sarebbe «pura follia» per Israele accettare un accordo parziale sugli ostaggi e avverte che non tollererà una simile mossa, dopo che l'inviato speciale statunitense Steve Witkoff ha dichiarato di avere «buone sensazioni» riguardo alla nuova proposta USA per la tregua. Dichiarando che Hamas è stato «sottoposto a una pressione enorme» a causa del nuovo meccanismo di distribuzione degli aiuti a Gaza e della nuova offensiva dell’IDF, il leader di Sionismo religioso ha chiesto a Israele di «continuare a stringere il cappio al collo e costringere» i miliziani palestinesi «a un accordo di resa totale». «Sarebbe pura follia allentare la pressione ora e firmare un accordo parziale», scrive, insistendo sul fatto che ciò permetterebbe al gruppo terroristico di riprendersi. «Non permetterò che una cosa del genere accada. Fine». Le sue dichiarazioni sembrano suscitare l'ira della coalizione, con il ministro degli Esteri Gideon Sa'ar che ha affermato che Israele dovrebbe prendere decisioni su eventuali accordi sugli ostaggi «in base agli interessi nazionali, e non in base a pressioni e minacce politiche», senza tuttavia menzionare direttamente Smotrich.
Sul fronte interno israeliano, a Tel Aviv si sono registrati scontri tra polizia e manifestanti antigovernativi davanti alla sede del Likud, il partito del premier israeliano Benyamin Netanyahu. La polizia afferma, in una nota citata dal Times of Israel, che 62 persone sono state arrestate negli scontri e per aver assaltato il quartier generale del partito. Il comunicato aggiunge che due agenti sono rimasti feriti. Durante la protesta, gli attivisti hanno proiettato sull'edificio una bandiera del Qatar con la scritta «Ambasciata del Qatar» in ebraico e arabo, in relazione all'inchiesta cosiddetta Qatargate che coinvolge alcuni alti funzionari vicini al premier.