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L'attacco arriva in risposta all'uccisione dell'alto comandante del movimento, Abu Ali Nasser – Altri 12 funzionari statunitensi si dimettono: «Complicità di Biden nelle uccisioni a Gaza» – TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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22:21
22:21
Per Israele «importanti progressi» nella risposta a Hamas
Israele ha registrato importanti progressi nella nuova risposta di Hamas circa l'accordo sul cessate il fuoco e sugli ostaggi. Lo scrive Axios citando come fonti due alti funzionari israeliani secondo cui l'ultima risposta di Hamas a Israele aprirebbe la porta a negoziati più dettagliati che potrebbero sfociare in un accordo sul cessate il fuoco e il nodo degli ostaggi a Gaza.
21:34
21:34
Hamas: «Inviate ai mediatori nuove idee per fermare la guerra»
I miliziani di Hamas hanno dichiarato di aver inviato nuove «idee» ai mediatori del Qatar per porre fine alla guerra di Gaza con Israele che dura da quasi nove mesi. Israele ha confermato che sta «valutando» i «commenti» di Hamas su un accordo per la liberazione dei suoi ostaggi e che risponderà ai mediatori.
20:58
20:58
Israele esamina la proposta di tregua di Hamas
I mediatori dell'accordo su una possibile tregua a Gaza hanno trasmesso a Israele «il riferimento» di Hamas sulle linee generali dell'intesa.
Lo ha fatto sapere l'ufficio del premier per conto del Mossad. «Israele - ha detto la stessa fonte - sta esaminando il riferimento e darà la sua risposta ai mediatori».
17:57
17:57
Hezbollah: «Abbiamo lanciato 100 razzi contro Israele»
Hezbollah ha fatto sapere di aver lanciato «100» razzi contro Israele in risposta all'uccisione dell'alto comandante del movimento, Abu Ali Nasser, colpito in un raid con un drone.
17:33
17:33
Israele: «Decine di razzi dal Libano nel nord del Paese»
«Decine di razzi sono stati lanciati dal Libano verso il nord di Israele nell'ultima ora.» Lo fatto sapere il portavoce militare confermando, citato dai media, l'uccisione dell'alto comandante di Hezbollah Abu Ali Nasser, colpito in un raid con un drone.
16:23
16:23
Gallant: «I tank da Rafah possono raggiungere il fiume Litani»
I tank in uscita dall'operazione di terra a Rafah «possono arrivare fino al fiume Litani». Lo ha detto il ministro della difesa Yoav Gallant durante una visita ai soldati al confine con Gaza riferendosi al fiume in Libano a circa 16 chilometri a nord della frontiera con Israele.
«Stiamo colpendo duramente Hezbollah e siamo in grado di intraprendere qualsiasi azione necessaria in Libano o a raggiungere un accordo da una posizione di forza. Preferiamo un accordo, ma se la realtà ce lo impone, sapremo combattere». La linea del fiume Litani è quella oltre la quale Israele vuole ritornino gli Hezbollah.
15:47
15:47
«Israele dichiara terra statale 3.000 acri nella Valle del Giordano»
L'Amministrazione Civile israeliana - che gestisce anche quelli in Cisgiordania - ha dichiarato 2.965 acri nella Valle del Giordano «terra statale», idonei dunque per lo sviluppo futuro. Lo ha denunciato l'ong israeliana 'Peace Now' secondo cui si tratta della maggiore designazione del tipo dalla firma degli Accordi di Oslo del 1993 e ne segue altre già effettuate a febbraio e marzo scorso.
La stessa ong ha denunciato che tra due giorni, il Consiglio di pianificazione discuterà piani per la costruzione di 6.016 unità abitative in dozzine di insediamenti ebraici in Cisgiordania.
12:07
12:07
«Un'aggressione al Libano? Per Israele un inferno senza ritorno»
«Il Libano diventerà sicuramente un inferno senza ritorno per i sionisti, in caso portassero avanti qualunque aggressione contro il Paese». Lo ha affermato il ministro degli Esteri dell'Iran, Ali Bagheri, aggiungendo che «la resistenza libanese ha giocato un ruolo attivo sul piano operativo e diplomatico, con la conseguente formazione di una forza deterrente nel caso in cui scoppiasse una guerra», riferisce Irna.
Il comandante delle forze aeree delle Guardie della Rivoluzione, Amir Ali Hajizadeh, ha fatto invece sapere che l'Iran non risparmierà forze e darà sostegno ai gruppi libanesi.
«È ovvio dalle armi usate da queste forze in Libano, Palestina e altri paesi, che l'Iran fornisce loro i rifornimenti necessari», ha detto il militare.
Intanto, due persone sono state ferite - una in modo grave - in un attacco al coltello in un centro commerciale a Karmiel nel nord di Israele. Lo hanno fatto sapere, citati dai media, i Servizi di Pronto soccorso giunti sul posto. Non si conoscono ancora i motivi dell'incidente; alcuni media parlano di un atto di terrorismo ma al momento non ci sono conferme ufficiali.
07:19
07:19
Attacchi di Israele in Libano: «Colpite infrastrutture di Hezbollah»
L'esercito israeliano durante la notte ha colpito «infrastrutture terroristiche degli Hezbollah» nelle aree di Blida, Yaroun e Tayr Harfa nel Libano del sud.
Lo ha fatto sapere il portavoce militare Idf, secondo cui inoltre è stata centrata anche «una struttura militare nell'area di Aitaroun» e l'artiglieria ha colpito nelle zone di Labbouneh e Chihine.
06:28
06:28
Il punto alle 6.00
Dodici funzionari del governo americano che ieri si sono dimessi in protesta contro il sostegno degli Stati Uniti alla guerra di Israele nella Striscia di Gaza hanno accusato l'amministrazione del presidente Joe Biden di «innegabile complicità» nell'uccisione dei palestinesi nell'enclave.
In una dichiarazione congiunta pubblicata ieri sera, gli ex governativi hanno affermato che l'amministrazione USA sta violando le leggi americane attraverso il suo sostegno allo Stato ebraico. La Casa Bianca e il Dipartimento di Stato americano non hanno rilasciato per ora commenti. «Ognuno di noi ha giurato di proteggere e difendere la Costituzione degli Stati Uniti: ci siamo dimessi dal governo non per porre fine a quel giuramento ma per continuare a rispettarlo», si legge nella dichiarazione pubblicata da Tariq Habash, ex membro dello staff del Dipartimento dell'Istruzione americano. «La copertura diplomatica statunitense e il continuo flusso di armi verso Israele hanno assicurato la nostra innegabile complicità nelle uccisioni e nella fame forzata della popolazione palestinese assediata» nella Striscia di Gaza, sottolinea la nota.
Intanto, fonti palestinesi nella Striscia citate dall'emittente araba Al Jazeera affermano che almeno sette persone sono morte e diverse altre sono rimaste ferite in due distinti attacchi israeliani che hanno colpito ieri sera alcuni quartieri della città di Gaza.
Secondo l'agenzia di stampa palestinese Wafa, sono oltre 31 le persone rimaste uccise nella giornata di ieri dai bombardamenti delle Forze di difesa israeliane (Idf) sulla Striscia. Il bilancio delle vittime nell'enclave palestinese dal 7 ottobre è di almeno 37.925 morti e 87.141 feriti, secondo il Ministero della Sanità locale gestito dal movimento islamista Hamas.
L'agenzia di stampa palestinese Wafa ha inoltre affermato che almeno quattro persone sono morte nell'attacco di un drone israeliano sul campo profughi di Nur Shams vicino Tulkarem, nel nordovest della Cisgiordania. Le vittime sarebbero uomini di età comprese tra i 20 e i 25 anni, secondo la Wafa. Le Forze di difesa israeliane (Idf) hanno affermato da parte loro che «un velivolo ha colpito una cellula terroristica nella zona, mentre piazzava un ordigno esplosivo».
Sempre in Cisgiordania, la Wafa afferma che tre palestinesi tra cui un minore sono stati feriti da colpi di arma da fuoco israeliani durante scontri scoppiati nella città di Beita a sud di Nablus.