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«I membri della NATO assegnino alla difesa il 5% del PIL»

Lo scrivono i presidenti dei Paesi del confine orientale della NATO in una dichiarazione sottoscritta al termine del vertice tenutosi a Vilnius
© AP Photo/Mindaugas Kulbis
Ats
02.06.2025 19:08

«Per essere in grado di contrastare efficacemente le minacce e le sfide alla sicurezza, ci impegniamo a destinare almeno il 5% del PIL alla difesa e agli investimenti ad essa correlati». Lo scrivono i presidenti dei Paesi del confine orientale della NATO in una dichiarazione sottoscritta al termine del vertice tenutosi oggi a Vilnius.

«Chiediamo a tutti gli alleati di non ritardare il proprio impegno ad aumentare gli investimenti nel comparto della difesa tanto a livello nazionale che collettivo, garantendo risorse sufficienti per l'attuazione dei piani dell'alleanza e l'acquisizione di tutti gli strumenti necessari per garantire difesa e deterrenza adeguate», si legge ancora nel documento.

Nella dichiarazione viene inoltre ribadita la fiducia nella centralità delle relazioni transatlantiche per la sicurezza europea nella consapevolezza che un maggiore impegno economico da parte dei Paesi europei non farà che rendere ancor più resiliente e affidabile l'alleanza nel suo complesso.

La Russia, a sua volta, è stata indicata come il principale e più immediato pericolo con cui la NATO dovrà fare i conti.

«Questa aggressione continua a seminare morte, a causare sofferenze ai civili e a violare le norme e gli accordi internazionali. La Russia rimane la più grande, la più costante e la più immediata minaccia alla sicurezza euroatlantica e la NATO deve ripensare radicalmente il suo approccio alla Russia ancora una volta», si legge ancora nel documento.

La dichiarazione ha inoltre ribadito il sostegno dei sottoscrittori all'Ucraina e la necessità di un suo costante e sostanzioso supporto militare, nonché la condanna del sostegno prestato a Mosca da Bielorussia, Iran e Corea del nord.