Svizzera

Il Consiglio federale è in Ticino

Prima tappa oggi al Centro sportivo nazionale della gioventù di Tenero – Domani ritrovo davanti all'ospedale Beata Vergine, incontro coi media a metà mattinata e poi aperitivo a mezzogiorno nel parco di Villa Argentina
© KEYSTONE / ENNIO LEANZA
Ats
30.06.2022 17:03

Archiviata ieri l'ultima seduta in corpore, il Consiglio federale si è recato oggi nel Canton Sciaffusa per la tradizionale gita del governo che si concluderà domani in Ticino, cantone di origine del presidente della Confederazione, Ignazio Cassis.

A Sciaffusa non poteva mancare una visita alle famose cascate del Reno, attrazione turistica per eccellenza, seguita da una tappa allo Schlösschen Worth, una fortezza costruita su uno sperone di roccia trasformata in ristorante, con tanto di terrazza che permette di ammirare il ribollio dell'acqua.

Qui, davanti ai media, Cassis ha dichiarato, con un pensiero alla guerra in Ucraina e alla pandemia, che l'anno del consiglio federale è stato agitato come le acque delle cascate del Reno. Insomma, non è stato senz'altro un periodo tranquillo.

Per questa due giorni lontani dalla austere stanze di Palazzo federale, non è stato previsto un rigido programma. Siamo semplicemente in gita assieme, pranzeremo assieme e discuteremo del più e del meno, ha spiegato il «ministro» degli esteri - che quest'anno fa da chaperon ai suoi colleghi quale presidente - prima di lasciare giornalisti e fotografi e recarsi nella città vecchia del capoluogo per un aperitivo con la popolazione.

Sul sagrato della chiesa di San Giovanni, i sette consiglieri federali hanno incontrato le autorità cantonali e comunali, per poi confondersi tra la folla di curiosi - un migliaio circa di persone - venuti per stringere la mano ai «ministri», scattare un selfie e bere un bicchiere di vino.

Non sono mancati oppositori alle misure anticovid, manifestatisi alla fine del discorso del presidente Cassis al grido di «libertà». Ma anche a loro, visto il caldo di queste giornate, è stata offerta una birra nonostante tutto.

Oggi e domani in Ticino

A mezzogiorno il Consiglio federale è partito a bordo di un treno speciale, attraversando la Svizzera in direzione del Ticino, il Cantone d’origine del Presidente della Confederazione Ignazio Cassis.

Tiro con l’arco a Tenero

La prima tappa della visita in Ticino delle consigliere e consiglieri federali e del cancelliere della Confederazione è stato il Centro sportivo nazionale della gioventù (CST) di Tenero. Nel 2022 il programma svizzero di promozione dello sport Gioventù+Sport («G+S») celebra il suo 50° anniversario. Il CST è però ancora più longevo: questo centro che copre tanto lo sport popolare quanto quello di prestazione esiste infatti dal 1963. Oggi vi si possono praticare decine di discipline sportive e, in caso di piena occupazione, quasi un migliaio di persone pernotta nelle tende e nei locali del Centro.

Presso il CST, il Consiglio federale è stato accolto da un folto numero di giovani e ha visitato il cantiere della nuova palestra, finanziata dalla Confederazione e progettata dall’architetto ticinese Mario Botta. L’inaugurazione è prevista nel 2023.

Alla visita è seguita una gara di tiro con l’arco a squadre, ognuna delle quali era formata da quattro giovani accompagnati da un membro del Governo, dal cancelliere della Confederazione o da uno dei due vicecancellieri.

Domani aperitivo con la popolazione

Dopo la visita a Tenero, l’Esecutivo trascorrerà il resto della gita nel Sottoceneri. Domani il Consiglio federale sarà a Mendrisio, dove si ritroverà davanti all'ospedale Beata Vergine, sede dell'accademia di architettura, un'istituzione ormai consolidata nel panorama universitario elvetico e non solo, dove si ripeterà lo stesso copione di Sciaffusa.

Incontro coi media a metà mattinata e poi aperitivo a mezzogiorno nel parco di Villa Argentina dove sarà possibile, per chi lo vorrà, scambiare due chiacchiere con i membri dell'esecutivo federale che dopo questo appuntamento si concederanno, se possibile, qualche giorno di vacanza nell'attesa di ritrovarsi il 17 di agosto per la prima seduta ordinaria dell'esecutivo a meno che non accadano imprevisti tenuto conto della situazione sul fronte della politica internazionale e delle sue ripercussioni sulla Svizzera: ci troviamo nel bel mezzo di una crisi energetica mondiale, ha ricordato solo ieri la «ministra» Simonetta Sommaruga.