Regno Unito

Il governo Truss perde un altro pezzo: via la ministra-capogruppo Wendy Morton

La notizia arriva dopo le dimissioni di questo pomeriggio della ministra dell'Interno, seguite al cambio della guardia sullo scranno di cancelliere dello Scacchiere
© EPA/TIM IRELAND
Ats
19.10.2022 22:01

Il governo Tory britannico della traballante Liz Truss ha perso stasera altri due pezzi, dopo le dimissioni nel pomeriggio della ministra dell'Interno seguite al cambio della guardia sullo scranno di cancelliere dello Scacchiere. L'ultima defezione è quella della ministra-capogruppo (chief whip), Wendy Morton, una stretta alleata della premier, incaricata nelle sole 6 settimane di vita della compagine di garantire la disciplina di partito alla Camera dei Comuni.

Morton si è dimessa secondo i media con il suo vice Craig Whittaker dopo un caotico voto in aula su una mozione del Labour, segnato da nervosismo nella maggioranza e addirittura da denunce di pressioni e spintoni su alcuni deputati dissenzienti in cui pare sia stata coinvolta la vicepremier Therese Coffey.

Sfida vinta peraltro agevolmente dal governo alla fine con 96 voti di scarto contro la mozione dell'opposizione laburista destinata nelle intenzioni a ripristinare il bando sul fracking: controversa tecnica di fratturazione del sottosuolo praticata soprattutto negli Usa per l'estrazione del cosiddetto shale gas che l'esecutivo Truss ha deciso di reintrodurre nel Regno Unito - cancellando un divieto imposto nel 2019 - per far fronte alla crisi energetica. Con una scelta non condivisa da alcuni deputati del gruppo Tory eletti nei territori interessati da potenziali trivellazioni, malgrado l'impegno preso dal ministro della Attività Produttive, Jacob Rees-Mogg, a garantire una sorta di diritto di veto a tutte le comunità locali.