Ambiente

Il mega-yacht nel mirino degli attivisti: «18 ore in mare per tre giretti»

L'Octopus, uno degli yacht più grandi al mondo, è stato in acqua solo per poche ore martedì, ma sono bastate per evidenziare l'impatto ambientale di questo gigante
© superyachttimes.com
Red. Online
17.08.2023 11:16

È lungo 126 metri (un campo da calcio ne misura 105). Ospita due elicotteri sul ponte superiore e un tender di 19 metri ancorato a poppa. A bordo sono presenti 7 tender. Ha una piscina e due minisottomarini, un cinema, un campo da basket, una discoteca e uno studio di registrazione «vista mare». E ancora due ascensori e un SUV. In dotazione, uno scafo classificato «ice class» (che può navigare sui mari ghiacciati), un centro di immersione, una vasca per ammirare i fondali, una camera iperbarica e un forno per cuocere la pizza. Stiamo parlando di Octopus, il quarto yacht più grande al mondo, appartenuto fino alla sua morte (nel 2018) a Paul Allen, co-fondatore di Microsoft. Un vero e proprio gigante del mare che in questi giorni si trova in Costa Azzurra.

E che, inevitabilmente, è entrato nel mirino degli attivisti climatici. È bastata infatti una sola giornata, quella di martedì, per mostrare come «i giretti» del superyacht abbiano un impatto importante sull'ambiente. «Ancorata da settimane al largo di Antibes, la mega-nave si è concessa un piccolo giretto fuori dalle acque territoriali prima di tornare al punto di partenza».

Il gruppo Yacht CO2 ha monitorato gli spostamenti di Octopus. Il risultato? «L'impronta ambientale di due persone in Francia per un anno è stata "bruciata" in 18 ore». Nella tratta percorsa martedì dal super-yacht, hanno calcolato gli attivisti, sono state emesse 20,9 tonnellate di CO2. 8.000 litri di gasolio, 200 serbatoi pieni di benzina. «In 18 ore».

Numeri che illustrano senza troppi giri di parole l'impatto ambientale di un gigante del mare. Come accaduto durante il Festival di Cannes, quando Octopus era già finito nel mirino degli attivisti: «Tra il 5 settembre 2022 e il 17 maggio 2023, lo yacht avrebbe prodotto circa 4.730,3 tonnellate di CO2 consumando 1.819.363,4 litri di carburante. Se il proprietario intendesse fare pipì sotto la doccia per compensare questo casino, impiegherebbe 6.395.676 anni».

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